La Cosa, 10 cose che potresti non sapere sul cult di John Carpenter

40 anni fa, debuttava nei cinema statunitensi La Cosa di John Carpenter. L’horror sci-fi claustrofobico con Kurt Russell, capace di raggelarti il sangue a colpi di sintetizzatore ad opera di Ennio Morricone. Tratto dal racconto La cosa da un altro mondo di John W. Campbell, il film è il primo episodio della Trilogia dell’Apocalisse che include anche Il signore del male e Il seme della follia. Nonostante oggi sia ritenuto un cult fondamentale sempre in vetta alle classifiche del genere, la pellicola si rivelò un flop di critica e di pubblico quando arrivò nelle sale, il 25 giugno del 1982.  La cosa racconta la storia di un team di ricercatori americani, con base scientifica in Antartide, alle prese con un’extraterrestre parassita e mutaforma che consuma la sua preda prima di assumerne l’aspetto nelle forme più grottesche e terrificanti.

La Cosa è il film preferito di quelli diretti dallo stesso Carpenter.

Il film è un remake de La cosa da un altro mondo (1951) prodotto da Howard Hawks.

Nick Nolte e Jeff Bridges hanno rifiutato il ruolo di MacReady, andato poi a Kurt Russell.

L’allora 22enne effettista Rob Bottin creò il gore utilizzando chewing gum riscaldata, marmellata, crema di mais, gelatina, maionese e altro cibo addensante, insieme con materiali sintetici come metallo, uretano, vetroresina e schiuma di lattice. In origine, Bottin aveva previsto di utilizzare organi di animali veri presi da una macelleria per le riprese sanguinolente, ma Carpenter rifiutò in quanto l’odore della carne putrida disturbava i lavoratori, e gli permise di utilizzarli unicamente nella scena dell’autopsia.

Kurt Russell ha rischiato di rimanere ferito nella scena in cui faceva saltare in aria con della dinamite il corpo di Palmer: l’attore non aveva previsto la forza dell’esplosione e quindi la sua reazione nel film non è affatto simulata.

Il cane nel film si chiamava Jed. Era un mezzo lupo e mezzo husky.

L’effetto sonoro del vento antartico è stato realizzato registrando il vento del deserto fuori Palm Springs.

Nel finale alternativo si vede che MacReady è salvo e che l’esame del sangue dimostra che è umano.

Il poster originale è stato creato dall’artista Drew Struzan in una notte e senza aver visto alcuna foto pubblicitaria.

Due personaggi sono soprannominati “Mac” (il soprannome abbreviato di MacReady) e “Windows” (un soprannome ispirato al fatto che il personaggio indossa sempre gli occhiali). Questo è puramente casuale e non ha nulla a che fare con i celebri marchi tecnologici rivali, Apple e Microsoft.

Altre storie simili di Scarlet BLVD:

Cardiopalma sotto la Neve

The Hateful Eight, tutto sugli “odi8si otto” di Tarantino

10 terrificanti retroscena su Halloween di John Carpenter

The Terror, la serie agghiacciante a metà tra La Cosa e Master and Commander

Ennio Morricone, 8 momenti in cui ha rivoluzionato la storia del cinema

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...