40 anni fa, David Hasselhoff schiacciava il pulsante di KITT: il mitico veicolo-computer dotato di intelligenza artificiale e protagonista del telefilm culto creato da Glen A. Larson che, per quattro stagioni (dal 1982 al 1986), seguiva le spericolate imprese di Michael Knight: ex poliziotto al volante di un’automobile parlante con voicebox, capace di sparare laser e attivare fumo per disorientare i criminali. Sfoglia la gallery con le curiosità e salta a bordo della Supercar dalla tecnologia futuristica: da KITT che, in realtà, era una Pontiac Firebird Trans Am dell’82 alle macchine originali andate distrutte, dal sintetizzatore vocale progettato da un ex ingegnere della Mattel fino allo scanner rosso preso in prestito dalla serie sci-fi Battlestar Galactica…
- 0- KITT (acronimo di Knight Industries Two Thousand) è una Pontiac Firebird Trans Am del 1982.
- 1- Il primo nome scelto per l’auto fu, appunto, T.A.T.T. (Trans Am Two Thousand) ma non era abbastanza accattivante.
- 2- In principio, i produttori volevano utilizzare una Datsun 280ZX ma poi decisero di puntare su un nuovo modello.
- 3- Il progetto di KITT fu affidato a Michael Scheffe, ex progettista di giocattoli Mattel. La NBC gli diede, solo, due settimane per completare il lavoro. Siccome non c’era tempo sufficiente per ordinare i pezzi che intendevano utilizzare, Sheffe e i suoi quattro collaboratori furono costretti a fabbricarseli da soli.
- 4- Lo scanner rosso sul cofano anteriore fu un’idea di Larson presa da un’altra serie di sua paternità: la fantascientifica, Battlestar Galactica (1978-1979). Il led rosso è stato modellato, infatti, sull’occhio dei robot Cyloni: nelle inquadrature ravvicinate, ha pure lo stesso effetto sonoro.
- 5- David Hasselhoff e William Daniels (voce di KITT) si incontrano a una festa di Natale organizzata dalla NBC, sei mesi dopo le riprese della prima stagione. Fino a quel momento, Hasselhoff non aveva mai visto il volto dietro la voce della vettura.
- 6- Per le rocambolesche imprese di KITT, venivano utilizzate Trans Am in fibra di vetro che pesavano 680 kg, con interni ridotti al minimo indispensabile. Raramente, durante i salti di K.I.T.T., ne veniva mostrato l’atterraggio, dopo che la produzione ci lasciò secchi nove cloni. Accadeva, infatti, che durante l’impatto a terra la parte frontale del veicolo si disintegrava. Dopotutto, per trasformare quelle Trans Am in K.I.T.T. occorrevano ben 18mila dollari per auto.
- 7- L’evoluzione del cruscotto di K.I.T.T. : all’inizio della prima stagione, i momenti in cui l’auto parlava erano contrassegnati da un quadrato rosso lampeggiante. Seguirono le celebri linee da equalizzatore. Durante la terza stagione, K.I.T.T. fu distrutta e ricostruita come espediente narrativo per dare un restyling al cruscotto.
- 8- Nella seconda stagione, Patricia McPherson (che interpreta Bonnie Barstow, il meccanico di K.I.T.T.) fu rimpiazzata dal personaggio di April Curtis (Rebecca Holden) per dare una svolta sexy alla serie.
- 9- Il Super Pursuit Mode, la trasformazione di K.I.T.T. che le permetteva di raggiungere le 300 miglia orarie, veniva mostrato con inquadrature ravvicinate, perché avveniva su un modello fermo.
- 10- Tutte le auto KITT usate nelle serie sono state demolite. Questo per un accordo che la Universal aveva preso con la Pontiac. Contestualmente alla distruzione delle auto originali, repliche ufficiali commissionate dalla Universal sono state fatte da George Barris e/o Jay Ohrberg. Due sono state vendute a David Hasselhoff. Una di queste è ora in mostra nel museo Keswick Cars of the Stars in Inghilterra. Esistono molte repliche in giro, alcune ufficiali, altre personali, ma delle auto originali non ne è rimasta nessuna.