Tron e Automan, somiglianze e differenze tra il cyber film targato Disney e il suo clone televisivo (Attenzione, non fissate le strisce di luci led o non uscirete più dagli anni ’80)

40 anni fa, Disney introduce la computer grafica facendone un uso fantasioso ed innovativo grazie ad una pellicola che cambiò la storia degli effetti visivi. Dal genio di Steven Lisberger, nel 1982 nasce Tron: il primo film sci-fi sulla realtà virtuale. Kevin Flynn (Jeff Bridges) è un programmatore che viene risucchiato dentro il suo videogioco, e viaggia nei suoi meandri per sventare i piani di una multinazionale.

Il cyberspazio Arcade di Tron è fatto di immagini in wireframe, riprese su fondo nero su pellicola da 70 mm. Gli attori “virtuali” sono stati filmati in bianconero. Il lavoro di coloritura fu effettuato a mano in post produzione. Gli effetti speciali d’avanguardia sono opera di Stephen McEveety, Mike Edmonson, Mike Reedy.

Sulla scia del successo catarifrangente di Tron, Glen A. Larson, mega-producer tv di serie culto come Battlestar Galactica e Supercar, reclutò Donald Kushner: il produttore degli effetti speciali di Tron. Il risultato della loro collaborazione fu Automan, il telefilm di fantascienza creato per la 20th Century Fox nel 1983.

Nonostante la bellissima Lamborghini nera con led blu, con cui il protagonista clone di un Commodore 64 affrontava le curve a novanta gradi, la serie fu un flop. Solo 13 episodi in una singola stagione, in onda sulla ABC.

 

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Differenze tra Automan e Tron

Automan è stato spesso considerato, a ragione o a torto, una copia del film Tron per via di alcune scelte stilistiche. Infatti le due opere hanno in comune un’ambientazione fantascientifica in cui il mondo della realtà virtuale si fonde con la realtà fisica. Tuttavia, in Tron un programmatore (Jeff Bridges) viene risucchiato nella realtà virtuale mentre in Automan accade l’esatto opposto: un programma informatico prende vita e riesce a manifestarsi nel mondo reale, facendo sì che questa realtà si trasformi in un’estensione di quella virtuale. Automan (interpretato da Chuck Wagner) infatti è in grado di programmare a proprio piacimento mezzi di trasporto e oggetti che diventano reali anche per il suo creatore umano Walter. In sostanza, mentre in Tron il protagonista diventa parte del sistema e può interagire con il mondo in cui si trova, Automan, oltre a possedere tutte le caratteristiche di un essere umano, è in grado di utilizzare tutte le sue capacità informatiche, come un supereroe fa coi suoi superpoteri.

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