Nosferatu, il primo vampiro della storia della celluloide, celebra 100 anni. Capolavoro espressionista e caposaldo del genere horror, fu realizzato da F. W. Murnau nella Germania del 1921 (ma proiettato, per la prima volta, il 5 marzo 1922). Il film simbolo del cinema muto racconta la storia del Conte Orlok, il non-morto che semina pestilenza e assorbe la vita. Sull’iconico film aleggiano numerose arcane leggende…
- Il film è ispirato al romanzo Dracula (1897) di Bram Stoker. Murnau fu costretto a modificare il titolo, i nomi dei personaggi (il Conte Dracula diventa il Conte Orlok) e le location (dalla Transilvania ai Carpazi, da Londra a Wisborg) per problemi legali legati all’opera. Per il protagonista, si opterà così per il nome “Nosferatu” che in romeno significa “non spirato”. Il regista fu comunque denunciato dalla vedova Stoker: perse la causa per violazione del diritto d’autore e fu condannato a distruggere tutti i rulli della pellicola. Fortunatamente, una copia “clandestina” fu salvata dallo stesso Murnau.
- Esiste una leggenda legata alla lavorazione del film, secondo la quale, Max Schreck (che, in tedesco, suona come “Massimo Spavento”) fosse un vero e proprio vampiro e non un attore teatrale.
- A questa fantasiosa ipotesi si è ispirato il lungometraggio di E. Elias Merhige, L’ombra del vampiro, con John Malkovich nei panni di Murnau e Willem Dafoe in quelli di Schreck.
- Secondo alcuni, sotto il trucco mostruoso del conte Orlok non si celerebbe Schreck, ma lo stesso Murnau, irriconoscibile.
- Molte scene con il Conte Orlok sono state girate durante il giorno e questo è, estremamente, evidente. Si scelse, dunque, di sfruttare il colore blu per camuffare le sequenze con il vampiro.
- L’horror fu bandito in Svezia. Il divieto è stato revocato, soltanto, nel 1972.
- Il film fu girato tra l’agosto e l’ottobre 1921 tra Germania, Slovacchia e Mar Baltico. Tutt’oggi, gli esterni nelle città tedesche di Wismar e Lubecca sono rimasti intatti.
- La creatura che viene definita un “licantropo”, è in realtà una iena.
- La psicoanalisi si è impadronita dell’opera per una lunga serie di elucubrazioni.
- Nel 1979, Werner Herzog ne trasse ispirazione per un remake, Nosferatu, il principe della notte, con Klaus Kinski.
Pingback: L’accademia di Suspiria come la villa di Thaïs, film futurista girato 100 anni fa | Scarlet Boulevard
Pingback: Doug Jones, i «mostruosi» ruoli di uno dei più grandi attori di Hollywood che non sapevi neanche l’esistenza | Scarlet Boulevard
Pingback: NOS4A2, tre curiosità sulla serie horror del figlio di Stephen King | Scarlet Boulevard
Pingback: Dracula risorge su Netflix, 5 classici sul Vampiro da recuperare se ti piace la nuova serie dai creatori di Sherlock | Scarlet Boulevard
Pingback: Quando Hollywood racconta Hollywood: 10 film sulla lavorazione di grandi film, aspettando Mank | Scarlet Boulevard
Pingback: What We Do in the Shadows, il cast della serie mockumentary horror condivide film e libri preferiti sui vampiri | Scarlet Boulevard
Pingback: Dracula di Bram Stoker, l’horror di Coppola in 10 curiosità | Scarlet Boulevard
Pingback: Dracula con Christopher Lee, il primo vampiro sexy della storia del cinema | Scarlet Boulevard
Pingback: Il vero Renfield: come Dracula ha «ucciso» Dwight Frye | Scarlet Boulevard