A sei anni da Gone Girl, David Fincher torna alla regia di una pellicola, già, in odore di Oscar. Mank (titolo di punta del dicembre di Netflix) racconta la storia dello sceneggiatore Herman J. Mankiewicz e della sua battaglia con il regista prodigio Orson Welles per la realizzazione di Quarto Potere (Citizen Kane), il miglior film americano di sempre. A dare volto al protagonista, soprannominato appunto Mank, il premio Oscar Gary Oldman. L’ex Churchill avrebbe voluto indossare un trucco protesico pesante per poter assomigliare il più possibile a Mankiewicz, ma Fincher non era d’accordo. Oldman condividerà la scena con Tom Burke, qui nei panni di Orson Welles, e con Amanda Seyfried, nel ruolo di Marion Davies, l’amante del magnate William Randolph Hearst, ispiratore del personaggio protagonista di Quarto Potere. Nel cast anche Lily Collins (la stenografa di Mankiewicz), la Emily in Paris della serie Netflix.
Il film che verrà distribuito a partire da venerdì 4 è stato scritto da Jack Fincher. Defunto padre di David che firmò la sceneggiatura negli anni ’90, quando Mank sarebbe dovuto uscire con la Polygram. Ma ai tempi il regista di Seven non aveva ottenuto i finanziamenti necessari. Allora, i protagonisti designati erano Kevin Spacey e Jodie Foster. Tuttavia, la produzione si oppose alle richieste di Fincher di girare il film in bianco e nero (come omaggio alla fotografia espressionista di Quarto Potere curata da Gregg Toland). Così, il regista passò ad altri progetti come The Social Network e House of Cards. Oggi, il film ha visto la luce grazie a Ted Sarandos (co-CEO di Neflix) che ha dato carta bianca all’acclamato regista, il quale ha potuto girare in bianconero avvalendosi della splendida fotografia di Erik Messerschmidt (con cui aveva collaborato nella serie Mindhunter).
Aspettando Mank, 10 Hollywood biopic che devi recuperare: da L’ombra del vampiro che ci conduce dietro le quinte del classico Nosferatu del 1922 a Hugo Cabret che ci porta sul set del caposaldo sci-fi Viaggio nella Luna fino a Saving Mr. Banks che ci racconta la realizzazione di Mary Poppins.
L’ombra del vampiro (sul set di Nosferatu, 1921) Hugo Cabret, 2011 (sul set di Viaggio sulla Luna, 1902) Hitchcock, 2012 (sul set di Psycho, 1960) Saving Mr. Banks, 2013 (sul set di Mary Poppins, 1964) Ed Wood, 1994 (sul set di Plan Nine from Outer Space, 1959) Stanlio & Ollio, 2018 (sul set de I fanciulli del West, 1937) The Aviator, 2004 (sul set de Gli angeli dell’inferno, 1930) The Disaster Artist, 2017 (sul set di The Room, 2003) Demoni e Dei, 1998 (sul set di Frankenstein, 1931 e La moglie di Frankenstein, 1935) Mank, 2020 (sul set di Quarto Potere, 1941)