Barbie dei record. Il live action fantasy con Margot Robbie e Ryan Gosling è il migliore esordio di tutti i tempi per un film Warner Bros, con un apertura di 337 milioni a livello globale. Mentre il mondo è sotto effetto di nuvole rosa, abbiamo raccolto tutte (o quasi) le reference della pellicola di Greta Gerwig. La regista avrebbe attinto dalle scenografie dei musical anni ’50 ai colori pop dei film di Jacques Demy. E le numerose battute di Barbie si rifanno ad alcuni dei momenti più iconici della storia del cinema, dall’intro di 2001: Odissea nello spazio a La Febbre del sabato sera e persino (sorprendentemente) a Zack Snyder’s Justice League. Eccole tutte…
Barbie è una specie di Dorothy Gale al contrario: Barbie viaggia da quello che considereremmo un paese delle meraviglie al mondo reale. Barbieland ha una strada di mattoni rosa al posto di un sentiero di mattoni gialli, e se guardi da vicino vedrai i poster de Il mago di Oz che tappezzano il cinema di Barbieland.
La routine di Barbie rende omaggio a un’altra iconica bionda, la Cher di Alicia Silverstone che si spazzola i capelli e sfoglia il suo armadio high-tech.
Non solo Barbieland imita l’artificialità del film su un uomo che vive in un reality ma Peter Weir ha spiegato alla regista come illuminare il set per catturare quella sensazione.
I film di Jacques Demy
Gerwig ha attribuito al regista francese l’ispirazione per il modo in cui ha stratificato i colori (in particolare diverse sfumature di rosa) in Barbie. Les Parapluies de Cherbourg, Josephine e L’amante perduta sono serviti tutti come ispirazione estetica.
Il numero in discoteca (che viene brevemente interrotto da Barbie che chiede alle altre Barbie se hanno mai pensato alla morte) è un omaggio ai balli e ai costumi di John Travolta.
Gerwig ha modellato la scena di Barbie che sale in cima alla dimora di Barbie Stramba su una famosa sequenza del classico del 1948. L’atmosfera del palcoscenico nel capolavoro britannico ha fortemente influenzato l’aspetto di Barbieland.
Barbie Stramba è la guida mistica e alla fine del suo discorso offre alla Barbie di Robbie due opzioni, rappresentate da due scarpe: scegliere il tacco a spillo e restare a Barbieland o scegliere la Birkenstock e avventurarsi nel mondo reale. Una parodia di Morfeo con «Pillola rossa o blu?».
La lotta tra le Barbie e i Ken si trasforma in un ballo in pieno stile Greased Lightnin’, specialmente, quando Ken veste total black come Travolta.
Monty Python e il Santo Graal
Quando si rendono conto di essere stati ingannati, tutti i Ken cavalcano cavalli immaginari attraverso il Kendom. La gag ricorda il cult dei Monty Python in cui i cavalieri cavalcano finti destrieri.
Cantando sotto la pioggia
L’intera estetica di Barbieland ha un aspetto intenzionale dell’età dell’oro di Hollywood. Gli sfondi, incluso il cielo, sono dipinti a mano per dare al film quella sensazione specifica dei musical degli anni ’30, ’40 e ’50. Quando i Ken stanno combattendo sulla spiaggia, lo sfondo cambia improvvisamente in un fondale pastello con i Ken che si mettono a ballare. Una scena che ricorda il famoso sogno nel sogno di Gene Kelly e Cyd Charisse.









