Nel giorno in cui Emily Blunt eredita il testimone di Julie Andrews, su Rai 2 va in onda (alle ore 21.20) Saving Mr Banks: il film del 2013 che spiega come il libro di Mary Poppins (pubblicato nel 1934) sia diventato il celebre classico Walt Disney. Diretto da John Lee Hancock, la pellicola si ispira alla storia vera di come il papà di Topolino (interpretato da Tom Hanks) ottenne i diritti del romanzo per bambini dalla puntigliosa scrittrice australiana Pamela Lyndon Travers (una formidabile Emma Thompson), dopo venti anni di corteggiamenti. Nel 1964, la tata volante è apparsa finalmente sul grande schermo vincendo ben 5 Oscar su 13 nomination (Miglior Attrice, Miglior Effetti Speciali, Miglior Montaggio, Miglior colonna sonora e Miglior Canzone originale a Cam-caminí). Sfoglia la gallery con le verità-shock dietro la realizzazione del capolavoro in tecnica mista.
- Walt Disney era già proprietario dei diritti (acquisiti nel 1961) quando la Travers arrivò a Los Angeles per discutere della sceneggiatura del film.
- Il vero nome di P.L.Travers era Helen Lyndon Goff. La scrittrice ha cominciato a firmarsi come Travers, prendendo in prestito il suo nome dal padre Travers Goff. A quest’ultimo è ispirato ovviamente il personaggio di Mr Banks (Colin Farrell), banchiere in crisi e padre della famosa famiglia dove si reca Mary Poppins.
- Il personaggio di Mary Poppins è realmente ispirato alla figura di Helen Morehead, la zia che viene a soggiornare a casa per curare la piccola Helen e le sue due sorelle dopo il tentativo di suicidio della madre. La zia Ellie che insegna la disciplina alla famiglia Goff possedeva, davvero, un ombrello dal manico a forma di pappagallo.
- La Travers non viveva da sola, aveva infatti adottato un bambino, Camillus.
- Il personaggio di Ralph (Paul Giamatti), l’autista personale della Travers durante il suo soggiorno a Los Angeles, è un personaggio inventato, unica rappresentazione dei vari autisti che scortarono la scrittrice nei vari luoghi della città.
- Al contrario di quanto viene mostrato nel film e, secondo quanto narrato dal compositore Richard M. Sherman, interpretato nella pellicola da Jason Schwartzman, la canzone che fece battere alla scrittrice le dita dei piedi non fu Let’s Go Fly a Kite (L’aquilone) ma Feed the Birds (La Cattedrale).
- PL Travers non ha mai approvato la scelta di Dick Van Dyke per il ruolo di Bert, preferendogli star britanniche come Richard Burton, Alec Guinness, Richard Harris, Rex Harrison, Ron Moody, Laurence Olivier, Peter O’Toole e Peter Sellers.
- La scrittrice ha persino chiesto alla produzione di non utilizzare il colore rosso nel film e si è accanita contro Walt Disney per l’uso dell’animazione da lei contrastato fino all’ultimo.
- Come raccontato nel film, la scrittrice non fu invitata all’anteprima di Mary Poppins del 1964. Nonostante questo, l’autrice si presentò alla premiere e pianse, non di gioia come si vuole far intuire, ma per rabbia a frustrazione dato che, a suo avviso, Walt Disney aveva rovinato il suo personaggio.
- Dopo la premiere, la Travers non ha guardato il film per 20 anni. La scrittrice odiava l’adattamento di Mary Poppins e tentò di trascinare in tribunale Walt Disney per i successivi anni.
- P.L. Travers non è mai stata una gran fan di Walt Disney e ha sempre manifestato un certo rigetto per i suoi film, a cominciare da Biancaneve e i sette nani. Cosa l’ha quindi convinta a cedere i diritti del suo libro? Come si vede nel film, la scrittrice viene convinta dal suo avvocato, riceve un compenso importante per lei, il 5% sulle royalties del film e il diritto di controllare la sceneggiatura.
- Secondo le ultime volontà della Travers, nel caso in cui fosse realizzato un musical a Broadway su Mary Poppins, nessuno della produzione originale doveva essere coinvolto. Questo includeva anche i fratelli Sherman, autori della memorabile colonna sonora.
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