Maestro è sicuramente il film più atteso dell’80esima Mostra del Cinema di Venezia. Seconda ambiziosa regia di Bradley Cooper, il biopic racconta la vita di Leonard Bernstein. Il leggendario compositore di West Side Story, morto nel 1990 all’età di 72 anni. L’attesissimo lungometraggio targato Netflix approda in Concorso sulla Laguna il prossimo 2 settembre, esattamente, cinque anni dopo il mitologico A Star Is Born nominato a ben otto Premi Oscar. Ancora una volta nel doppio ruolo dietro e davanti la macchina da presa, Bradley Cooper terrà il tempo con una bacchetta nel personaggio titolare del film ma non sarà sul red carpet del festival per supportare lo sciopero degli attori e degli sceneggiatori di Hollywood. Tra i produttori coinvolti, ci sono gli iconici cineasti Martin Scorsese e Steven Spielberg.

Di cosa parla Maestro

Diretto da Cooper, che ne firma anche la sceneggiatura insieme a Josh Singer (Il caso Spotlight, The Post, First Man), Maestro ricostruisce la vita del grande compositore americano Leonard Bernstein con, particolare, focus sulla tormentata storia d’amore con l’attrice Felicia Montealegre (interpretata dalla due volte candidata all’Oscar Carey Mulligan): dal loro primo incontro ad un party nel 1946 al turbolento fidanzamento che porterà alle nozze il 10 settembre 1951, passando per la nascita dei tre figli: Jamie (Maya Hawke), Alexander (Sam Nivola) e Nina (Alexa Swinton). Fino alla morte di lei stroncata da un tumore ai polmoni nel 1978. Il film alternerà scene in bianco e nero e a colori con la fotografia di Matthew Libatique (Il cigno nero, A star is Born).

Chi era Leonard Bernstein

Nato nel 1918 nel Massachusetts da una famiglia di ebrei polacchi, Leonard Bernstein è stato un direttore d’orchestra, compositore e pianista statunitense. Considerato uno dei più importanti direttori d’orchestra del suo tempo, fu il primo americano a ricevere consensi internazionali. Artista di fama planetaria, raggiunge la consacrazione definitiva grazie alle musiche del musical divenuto immortale West Side Story. Dopo la sua morte, tuttavia, si scoprì che era gay e che la moglie lo sapeva accettando la doppia vita condotta dal marito. Matt Bomer interpreta l’amante di Bernstein, il clarinettista David Oppenheim.

Sentiremo la musica di Bernstein in Maestro?

La musica di Bernstein sarà presente nel film, poiché Cooper ne ha acquisito i diritti nel 2020, ponendo fine a un potenziale battibecco con il collega Jake Gyllenhaal che stava progettando un biopic sul direttore d’orchestra. Michael Urie interpreterà il ruolo di Jerome Robbins, il celebre ballerino che ha ideato, diretto e coreografato West Side Story che debuttò a Broadway nel 1957. Quindi, è probabile che possiamo aspettarci di vedere il musical nel film.

Le polemiche

Dopo la diffusione del trailer, il «naso ebraico» di Cooper che ebreo non è ha scatenato la polemica di «stereotipo razzista» ma i tre figli del compositore (Jamie, Alexander e Nina Bernstein), con i quali Bradley ha lavorato a stretto contatto per la realizzazione del film, hanno difeso la decisione della star di indossare il naso prostetico per poter somigliare di più al padre. Il film ha ricevuto qualche reazione negativa anche da parte della comunità Latinx a causa della scelta della britannica Mulligan, poiché Felicia Montealegre era cilena-americana.

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Quando uscirà Maestro

Il film verrà proiettato in anteprima mondiale il 2 settembre. In seguito, la pellicola verrà proposta in distribuzione limitata nelle sale statunitensi dal 22 novembre. Per vederlo, invece, in streaming su Netflix si dovrà attendere il 20 dicembre.

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