Dalla sua prima al Festival del Cinema di Venezia, TÁR, il film di Todd Field in corsa per 6 Oscar di peso, è stato oggetto di elogi universali, inclusa una standing ovation di sei minuti. La pellicola prende il titolo dal nome della sua protagonista, Lydia Tár: compositrice all’apice della carriera e predatrice sessuale. Una performance ineccepibile che è valsa alla sua magnifica protagonista, Cate Blanchett, l’ottava candidatura all’Oscar (ne ha già ottenuti due, nel 2005 per The Aviator e nel 2014 per Blue Jasmine); per i bookmakers, la diva australiana avrebbe già la vittoria in pugno. Se, così, fosse diverrebbe l’attrice con più Oscar vinti (3) nel minor tempo.
Per diventare Lydia Tár, Blanchett ha imparato il tedesco, a suonare il pianoforte e a dirigere un’orchestra vera, la Dresdner Philharmonie. TÁR è stato ampiamente pubblicizzato come un film biografico, con i media e gli spettatori che parlano di Lydia come se fosse una persona reale.
Chi è Lydia Tár?
Se non hai sentito parlare di Lydia Tár, devi istruirti su arte e cultura. È una delle figure musicali più influenti della nostra epoca. Lydia Tár è una compositrice e direttrice di fama mondiale, nonché la prima direttrice della Filarmonica di Berlino. È, inoltre, una delle poche persone al mondo ad aver vinto un EGOT (Emmy, Grammy, Oscar, Tony). Lydia funge da mentore e modello per le giovani donne che sperano di diventare direttrici, che è tipicamente una carriera dominata dagli uomini. Dirige persino un programma di borse di studio per aiutare le giovani donne ad approfondire la musica. Alle prese con l’incisione della V Sinfonia di Mahler, Lydia Tár verrà tuttavia travolta da uno scandalo.
Lydia Tár è una persona reale?
Lydia Tár, in realtà, non esiste e non è basata su nessuna persona reale. La crudele compositrice immaginata da Todd Field potrebbe ricordare Daniel Plainview ne Il Petroliere (There Will Be Blood), 2007. Prova superba che fruttò all’iconico Daniel Day-Lewis il secondo di tre Premi Oscar (con Tár, Blanchett potrebbe eguagliarlo). Plainview ridefinisce la nostra concezione del male, nell’epico studio di Paul Thomas Anderson sull’avidità americana. Lydia Tár e Daniel Plainview condividono molte cose. Innanzitutto, sono personaggi fittizi. La motivazione che definisce entrambi è il controllo. Aggressivi e prepotenti, condividono una parabola discendente. Entrambe le performance dei due attori-fuoriclasse oscillano sull’orlo della follia.