«Mostruoso» a tal punto che parte del cast arrivò a rinnegarlo. Freaks, il capolavoro di Tod Browning, compie 90 anni come uno degli horror più maledetti di Hollywood.
Interpretato da autentici «fenomeni da baraccone» del circo, il classico del genere macabro scatenò una serie di malori tra gli spettatori in sala, fin dalla prima proiezione, il 18 febbraio 1932: una donna, ad esempio, fu colta da aborto spontaneo e denunciò la produzione. Il regista fu costretto, allora, a tagliare oltre mezz’ora della pellicola. Ciò nonostante, Freaks fu condannato da pubblico e critica diventando, così, l’unico film della MGM ad essere ritirato dai cinema prima del previsto. Questo costò la carriera all’acclamato regista di Dracula. Freaks fu riabilitato a Cannes soltanto nel 1962, l’anno della morte di Browning.
Browning costruisce un horror d’avanguardia ribaltando ogni stereotipo e dimostrando che il vero mostro può nascondersi sotto fattezze perfette. Infatti, i villan della storia non sono i freaks – uomini e donne con deformità – ma due personaggi normodotati: la bella Cleopatra ed Ercole l’uomo forzuto.
Dai nove morti sul set de L’Esorcista alla bimba di Poltergeist stroncata da un male incurabile, scopriamo quali sono gli altri horror maledetti della storia del cinema.
- Il Presagio (titolo originale, The Omen) di Richard Donner (1976): il film che narra l’ascesa dell’Anticristo sulla terra nelle fattezze di un bambino fu scosso da episodi sconvolgenti. Il più terribile fu quello accaduto allo specialista John Richardson – che firmò la sequenza della decapitazione del fotografo – vittima di un incidente d’auto in cui morì la fidanzata, decapitata da una lastra di metallo.
- L’Esorcista di William Friedkin (1973): al capolavoro da brivido è legata la morte di 9 persone: tra esse, il fratello di Max Von Sydow, la nonna di Linda Blair, il figlio neonato di un tecnico, l’addetto alla refrigerazione del set e l’attore Jack MacGowran. Un misterioso corto circuito provocò, inoltre, un incendio distruggendo gran parte del set: fu allora che il regista si appellò a un vero esorcista.
- Amityville Horror di Stuart Rosenberg (1979): il famigerato cult racconta la vera storia della famiglia Lutz, fuggita dalla infestatissima villetta coloniale al 112 Ocean Avenue di Amityville che nel 1974 fu teatro di una carneficina. Durante la stesura del libro, un’amica dello scrittore Jay Anson fu divorata dalle fiamme di un incendio, poco dopo aver ricevuto i primi capitoli da leggere.
- Il Corvo di Alex Proyas (1994): il 28enne Brandon Lee, promessa di Hollywood e figlio del mito del Kung Fu Bruce Lee, fu ucciso da una 44 magnum che doveva essere caricata a salve a 3 giorni dalla conclusione delle riprese.
- Poltergeist di Tobe Hooper (1982): la cosiddetta “Maledizione di Poltergeist”, cui è legata la tragica morte di quattro attori, è dovuta a una profanazione: la casa del film sorgerebbe su un antico cimitero indiano, proprio, come vuole la trama. La piccola protagonista, Heather O’Rourke, fu stroncata 12enne dal morbo di Crohn poco prima dell’uscita dell’ultimo film della serie. Dominque Dunne (sua sorella maggiore nella finzione) fu strangolata dal fidanzato a soli 23 anni. Julian Beck fu consumato dal tumore allo stomaco e Will Sampson non superò un trapianto.
- Dracula di Tod Browning (1931): il personaggio che lo rese immortale, trasformò l’attore ungherese Bela Lugosi in un paranoico e morfinomane, tanto da decidere di farsi seppellire con indosso il leggendario mantello.
- Rosemary’s Baby di Roman Polanski (1968): il capolavoro che racconta di una neosposina col diavolo in grembo è legato all’omicidio più efferato di Hollywood. Quattordici mesi dopo l’uscita del film, la giovane moglie del regista, Sharon Tate (incinta di otto mesi come la protagonista), fu massacrata dai seguaci di Charles Manson.
- Psycho di Alfred Hitchcock (1960) Myra Jones, la controfigura che prestò il corpo alla Janet Leigh sotto la doccia fu assassinata dal “tuttofare” di set, Kenneth Dean Hunt, un fan ossessionato da Hitchcock.
- The Possession di Ole Bornedal (2012) Tra lampade esplose improvvisamente e ventate di brezza a porte chiuse, l’incendio che ha distrutto il magazzino con gli oggetti di scena (scatola di Dibbuk compresa) detiene il primato di incidente più agghiacciante accaduto sul set.
- The Conjuring di James Wan (2013) Durante la lavorazione, l’horror con Vera Farmiga e Patrick Wilson è stato minacciato da sinistri avvenimenti. Il più clamoroso, quello avvenuto nell’hotel dove alloggiavano cast e troupe che ha preso fuoco dopo soli due giorni di riprese, costringendo i suoi ospiti a evacuare l’edificio.
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