Perché, il remake de Il Corvo è così controverso?

Non sembra esserci pace per Il Corvo, l’annunciato remake del classico con il compianto Brandon Lee che arriverà nelle sale statunitensi a partire dal 7 giugno, con Bill Skarsgård che accoglie il pesantissimo testimone del mito di Hollywood. Diretto da Rupert Sanders (il regista inglese che tradì la moglie con Kristen Stewart sul set di Biancaneve e il cacciatore), il nuovo adattamento dai fumetti di James O’Barr sta attirando critiche a ripetizione, molte da parte delle stesse persone che hanno lavorato all’originale del 1994. Tra i più scatenati c’è proprio il regista culto Alex Proyas, al quale l’idea di vedere un altro Eric Draven non va giù: «Non è solo un film, Brandon Lee è morto mentre lo realizzava. Il Corvo è la sua eredità».

Mentre Skarsgård si prepara ad assumere il ruolo del titolo nel reboot di The Crow, il look del suo personaggio ha suscitato scalpore a causa delle sostanziali differenze rispetto al film originale con Brandon Lee. Promessa di Hollywood e figlio di Bruce Lee, l’attore lascerà dietro di sé un’eredità imponente, dopo essere stato accidentalmente ucciso sul set. The Crow sarà l’ultima apparizione di Brandon Lee sullo schermo. Inoltre, la sua performance iconica ha stabilito un livello superiore, diventando modello d’ispirazione per i futuri attori. La pellicola, uscita 30 anni fa, ha guadagnato lo status di cult iconico a causa di questo sfortunato incidente. E, dunque, realizzarne un remake non è secondo i fan il modo migliore per onorare l’eredità di Brandon. Nel corso degli anni, l’horror gotico ha generato tre sequel di scarso successo e uno spin-off televisivo. Nomi tra cui Bradley Cooper, Luke Evans, Jack Huston e Jason Momoa erano in trattative per il reboot del progetto, prima che Skarsgård alla fine fosse scritturato per il ruolo primario.

La versione di Eric nel reboot con Skarsgård

Membro della famosa famiglia di attori svedesi, comprensiva del fratello Alexander e del padre Stellan, Bill Skarsgård ha ottenuto il ruolo-maledetto di Eric Draven all’età di 32anni (Brandon Lee ne aveva 28). Draven è un musicista che, insieme alla sua fidanzata – interpretata da Fka Twigs – viene ucciso per poi tornare dal regno dei morti per vendicarsi con i loro spietati, assassini. Skarsgård non è, affatto, nuovo a make up e costume per calarsi nel personaggio, come dimostra il suo Pennywise nel remake di It. Tuttavia, i fan sono inorriditi dal design del personaggio nel reboot. Il suo The Crow è privo dell’estetica Goth punk degli anni ’90.

Skarsgård sembra il Joker

Dall’aspetto pompato dei muscoli contro il fisico asciutto di Brandon che, a differenza del suo «erede», sfoggiava un trucco negli occhi più in linea con i fumetti. Sul volto di Skarsgård manca l’iconico cerone cadaverico. Il suo corpo è coperto da tatuaggi, mentre Lee non ne aveva. I bellissimi capelli lunghi corvini e ondulati di Lee, che definirono l’hairstyle grunge degli anni ’90, lasciano il posto a un mullet da trapper. La pelle nera è l’unica cosa che i due hanno in comune. Alcuni hanno paragonato Il Corvo di Skarsgård al Joker di Jared Leto in The Suicide Squad.

Uno styling moderno

Nel complesso, le modifiche apportate al personaggio di Eric Draven ne Il Corvo 2024 rispetto alla versione del 1994 sono aggiornamenti per attirare i giovani della Gen Z. La polemica sul suo aspetto non è necessariamente una cosa negativa, purché se ne parli.

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