Black Phone 2, il sequel dell’horror targato Universal e Blumhouse che segna il ritorno di Scott Derrickson, debutta con 26,5 milioni di dollari in testa al botteghino Usa. Il film riporta in vita il sadico Grabber, rapitore di bambini mascherato, interpretato da Ethan Hawke.
Come si crea la maschera horror definitiva?
È stato questo il problema che Derrickson, si è trovato ad affrontare mentre preparava il film originale, tre anni fa.
Nel film ambientato negli anni ’70, Hawke indossa una maschera dal sorriso demoniaco, o diverse varianti della stessa. Derrickson sapeva che ottenere la maschera giusta sarebbe stato cruciale per il successo della pellicola, sia artisticamente sia commercialmente.
Derrickson e il produttore esecutivo Ryan Turek contattarono cinque diverse aziende per ideare dei concept per la maschera. Tra queste c’era la Callosum Studios di Pittsburgh, gestita da Jason Baker e dalla leggenda del make-up prostetico cinematografico Tom Savini, i cui numerosi crediti includono Zombi (1978) e Venerdì 13 (1980). Savini elaborò un primo design per la maschera di Grabber, che venne subito approvato.
L’unico riferimento che Derrickson aveva fornito a Savini era il film L’uomo che ride da cui trarre ispirazione per il sorriso della maschera; per il resto, non aveva dato indicazioni particolari. Savini tornò rapidamente con uno schizzo che corrispondeva quasi perfettamente alla maschera apparsa poi nel film, e quando il regista lo vide, capì subito che quella era la versione definitiva.
Per Baker, la vera soddisfazione è stata quella di aver collaborato insieme a Tom Savini per creare un nuovo “mostro Universal”, per la stessa casa che negli anni ’30 aveva lanciato classici come Frankenstein e Dracula.









