Sono passati 14 anni da quel tragico 29 giugno, in cui Michael Jackson ci lasciò. Il prossimo 29 agosto, il Re del Pop avrebbe soffiato su 65 candeline se non fosse stato stroncato da un’overdose di tranquillanti, a pochi giorni dal suo tour-evento che lo avrebbe visto esibirsi in 50 show.
Trentacinque anni fa, Jacko fu mattatore di un film antologico tra musica e magia che ne celebrava il mito.
Diretto da Jerry Kramer e Colin Chilvers, Moonwalker nasceva come una sorta di gigantesca pubblicità dall’album Bad. Il titolo, ovviamente, deriva dal suo celeberrimo passo di danza: la mitologica «camminata sulla luna» eseguita, per la prima volta, in diretta tv nel 1983.
Trainano da un budget spaziale di 22 milioni di dollari, Moonwalker ne incassò 45 in più: un grande successo per un film musicale. In Italia, arrivò al cinema la vigilia di Natale del 1988. A curare i mastodontici effetti speciali, la Dream Quest Images, all’epoca artefice di capolavori sci-fi come Blade Runner, la miniserie V e Predator. Ma anche dei Gremlins, il fantasy natalizio di Joe Dante. Distribuito praticamente in ogni formato home video, a Moonwalker è dedicata anche una serie di videogiochi, sviluppati parallelamente da U.S. Gold e SEGA.
3 momenti iconici dal film di Michael Jackson:
Speed Demon
Smooth Criminal
Michael Jackson si trasforma in un robot in Smooth Criminal









