«La donna alla finestra» e «L’apparenza delle cose», le storie vere dietro ai thriller del momento targati Netflix

In testa ai titoli più visti sulla piattaforma con la N rossa, i due thriller psicologici interpretati rispettivamente da Amy Adams e Amanda Seyfried sarebbero ispirati a fatti realmente accaduti. Cosa c’è di vero e cosa no.

La donna alla finestra

Thriller agorafobico con Amy Adams dall’acclamato cineasta britannico Joe Wright, il film che ha debuttato questo weekend racconta la storia di una psicologa infantile che, spiando alla finestra, assiste al brutale omicidio di una donna.

La donna alla finestra è basato su una storia vera?

The Woman in the Window non è basato su una storia vera ma è stato oggetto di controversia a causa delle sue somiglianze con altre opere.

Chiaro omaggio al capolavoro di Alfred Hitchcock con James Stewart, la pellicola dal regista di Espiazione e L’ora più buia, è tratta dal bestseller di A. J. Finn pubblicato nel 2018 e debitore secondo The New Yorker di Copycat, thriller del 1995 con Sigourney Weaver nei panni di una psicologa criminale affetta da agorafobia.

La donna alla finestra è stato paragonato anche a bestseller Gone Girl del 2012 di Gillian Flynn e al romanzo del 2016 di Sarah A. Denzil Saving April nonché a La ragazza sul treno di Paula Hawkins.

C’è una storia vera dietro al thriller sovrannaturale L’apparenza delle cose

Caricato lo scorso 29 aprile su Netflix, il film con Amanda Seyfried racconta la storia di una restauratrice costretta a cambiar vita dal marito; rimarrà intrappolata in una casa infestata da spiriti e in una relazione segnata dalla menzogna.

Diretto dai coniugi Shari Springer Berman e Robert Pulcini, Things Heard & Seen prende ispirazione dall’inquietante esperienza dell’autrice del romanzo, Elizabeth Brundage, e da un terribile fatto di cronaca.

La premessa paranormale del thriller-horror è ispirata a un’inquietante evento accaduto alle figlie dalla Brundage, quando avevano tre e sei anni e parlavano con gli spiriti di bambini, morti nella casa in un incendio anni prima.

L’aspetto della violenza domestica è basato sull’omicidio con l’ascia del 1982 di Cathleen Krauseneck, la cui morte è rimasta irrisolta per quasi 40 anni. Fino a che, nel 2019, il marito della donna, James Krauseneck, è stato incriminato con l’accusa di omicidio di secondo grado (dopo che Elizabeth Brundage aveva finito di scrivere il libro). L’uomo si è dichiarato innocente e attualmente è libero su cauzione, in attesa del nuovo processo che è stato rinviato a giugno 2021.

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