Debutta in patria la quarta stagione (che potrebbe essere l’ultima) dello show culto della britannica BBC col «sociopatico iperattivo» più amato della tv, Benedict Cumberbatch. Tre episodi nuovi di zecca (The Six Thatchers, The Lying Detective e The Final Problem) di 90 minuti ciascuno che saranno disponibili a partire da domani sulla piattaforma Netflix. Nel frattempo, il colosso dello streaming online ha rilasciato lo speciale di Natale dello scorso anno, Sherlock – L’abominevole Sposa, vincitore dell’Emmy come miglior film tv. L’episodio ambientato nella Londra vittoriana, fa da ponte tra la terza e la quarta stagione. La versione contemporanea del classico letterario di Arthur Conan Doyle, con Cumberbatch nel deerstalker del mitico investigatore e Martin Freeman nel panciotto di fidato dottor Watson, nasce dallo scozzese Steven Moffat e dall’inglese Mark Gatiss (già sceneggiatori di Doctor Who) sulla carrozza di un treno per Cardiff. Sfoglia la gallery con le 10 trivia, a prova di lente…
- Secondo i ricercatori di Ancestry.com, Benedict Cumberbatch è direttamente imparentato a Sir Arthur Conan Doyle, creatore di Sherlock Holmes. I due infatti sono cugini di 16° grado. La stella della BBC e il celebre scrittore condividono un antenato comune: John di Gaunt, che era il duca di Lancaster e un caro amico del poeta de I Racconti di Canterbury, Geoffrey Chaucer. John di Gaunt, nato il 6 marzo 1340, è stato anche il quarto figlio di re Edoardo III d’Inghilterra: un altro antenato che Cumberbatch e Doyle hanno in comune.
- Il celebre numero 221B a Baker Street inquadrato nello show è in realtà un portone a North Gower Street, a circa mezzo miglio di distanza. 221B di Bakery Street non esisteva quando Doyle produsse i suoi romanzi: la strada che oggi è denominata Bakery Street arrivava al numero 85. Solo nel 1930 fu allungata ma, quella che sarebbe diventata la 221B di Bakery Street, fu demolita dopo un anno dalla nuova denominazione. Quello ricoperto dalle scritte dei fan impazziti è il portone del Museo di Sherlock Holmes, situato in Baker Street in un edificio del 1815 simile all’appartamento letterario del famoso detective. Benché, al suo ingresso venga riportato il numero 221B, in realtà, il suo numero civico è il 239.
- Lo Speedy’s Cafe esiste per davvero ed è a Gower Street, vicino a Euston.
- Il “Palazzo Mentale” non è un’invenzione degli sceneggiatori, bensì, una tecnica di memorizzazione che ha origini nell’Antica Roma. Il missionario gesuita Matteo Ricci, vissuto al tempo della dinastia Ming, imparò il mandarino in 4 settimane grazie alla costruzione di un elaborato palazzo mentale per memorizzare i caratteri cinesi.
- Benedict Cumberbatch odia i capelli di Sherlock perché dice che lo fanno «sembrare come una donna».
- Sul set, Cumberbatch utilizza più versioni dello stesso cappotto. L’originale coat di Sherlock, quello indossato nel plot, fu comprato da Mark Gatiss che in seguito lo donò a Benedict come regalo di compleanno.
- Benedict Cumberbatch non suona il violino bene come Sherlock…
- … ma è dotato di riflessi alla «Doctor Strange». La celebre scena de «Il banchiere cieco», quando Sherlock acciuffa al volo la penna lanciata da Watson senza guardarla (utilizzando uno specchio in modo da poter vederla arrivare), era riuscita al primo colpo a Cumberbatch, ma fu necessario ripeterla perché il cameramen non fu abbastanza svelto nel catturarla. Ci vollero 3 ciak per ottenere la ripresa.
- Il pilot di Sherlock, non è il pilot. Prima dell’episodio pilota ufficiale, infatti, ne fu girato uno con una storyline molto a simile a quella che abbiamo visto ne «Uno studio in rosa». L’episodio si può facilmente reperire sul web ed è curioso notare le differenze con la puntata andata in onda, una su tutte la capigliatura di un Cumberbatch che dimostra dieci anni di meno.
- Ci sono, esattamente, 1895 giorni di distanza tra la prima messa in onda dell’episodio pilota e quella del film tv Sherlock – L’abominevole Sposa; 1895 è, infatti, l’anno in cui è ambientato lo speciale.
- Non c’è una stazione della metropolitana abbandonata a Sumatra Road: la scena della ricerca del vagone mancante per sventare un possibile attentato in The Empty Hearse è stata girata, in realtà, a West Hampstead.
- Sherlock è un «affare di famiglia»: Amanda Abbington (Mary) è la compagna di Martin Freeman, i genitori di Holmes sono interpretati dai veri genitori di Cumberbatch e lo Sherlock bambino è il figlio di Steven Moffat.
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