55 anni fa, Batman in calzamaglia debuttava sulla ABC nella serie in technicolor (1966-1968) creata da William Dozier e basata sull’iconico supereroe DC. A bordo della fumettistica Batmobile, l’uomo pipistrello Adam West metteva in fuga il clownesco Joker con sgargiante panciotto, non prima di averlo messo K.O. a colpi di onomatopeici Bam! Whamm! Sfoglia la campy-gallery con tutte le Bat-curiosità…

All’apice del successo grazie all’eroe di Gotham City, Adam West, fu contattato per interpretare James Bond in Agente 007 – Al Servizio Segreto di Sua Maestà del 1969 ma la star del piccolo schermo declinò, gentilmente, l’offerta dichiarando che, secondo lui, per incarnare James Bond era necessario un attore inglese. I produttori, così, affidarono la parte a George Lazenby che è australiano.

Uno degli sketch ricorrenti della serie era l’arrampicata di Batman e Robin sugli edifici. Il Dinamico Duo, in realtà, camminava per terra piegato a metà nella parete che era orizzontale. Durante queste scalate, si apriva una finestra da dove sbucava una celebrità dell’epoca, per un totale di 14 cameo: da Ted Cassidy “Lurch” da La famiglia Addams al comico Jerry Lewis fino al crooner Sammy Davis Jr.

Frank Sinatra fece il diavolo a quattro per interpretare il Joker ma il suo cachet era talmente alto che la produzione preferì l’italo-cubano, Cesar Romero, il quale rifiutò di tagliarsi i baffetti costringendo i make-up artists a nasconderli sotto il cerone bianco. Considerato un scapolo d’oro per tutta la sua carriera, Romero fece outing confermando le voci sulla sua omosessualità. L’attore creò la malefica sghignazzata del supercriminale clownesco, quasi, per caso quando scoppiò in una risata giocosa (direi maniacale) dopo che gli furono mostrati, per la prima volta, gli schizzi del suo assurdo costume di scena. “Ecco, questa sarà la tua risata da Joker!” gli disse il produttore.

Ex tabagista, Burgess Meredith non toccava una cicca da, ben, 20 anni quando fu reclutato nel ruolo di Pinguino. Costretto a fumare sigarette con il bocchino e a starnazzare con voce roca, l’attore riprese il vizio del tabacco procurandosi pure una brutta raucedine. Fu lo stesso Meredith a improvvisare la camminata ondeggiante da pinguino, ingoffato, da una tuta imbottita di gommapiuma per farlo sembrare con la pancetta.

Il primo a sollevare dubbi sulla presunta relazione gay tra Batman e Robin fu lo psichiatra Fredric Wertham che, nel 1954, pubblicò il saggio “Seduction Of The Innocent” affermando che il fumetto nato nel 1939 insegnava l’immoralità ai bambini e che Batman e Robin fossero simboli dell’omosessualità. A scanso di equivoci, fu introdotto nella serie tv il personaggio della zia Hariett che vive in casa Wayne.

Benché nei fumetti fosse morto già da due anni, il personaggio di Alfred (il fidatissimo maggiordomo di Bruce Wayne/Batman) fu introdotto, lo stesso, nella serie affidando la parte ad Alan Napier. Grazie al successo sulla ABC, Alfred tornò in vita anche nelle comics. Tim Burton omaggiò l’attore chiamando il Jocker di Nicholson, proprio, Alan Napier.

Nei fumetti, l’Enigmista era un personaggio minore e dimenticabile: alla serie si deve il merito di averlo trasformato in uno dei nemici più acerrimi di Batman. Il completo indossato da Frank Gorshin fu creato, appositamente, per l’attore che detestava infilarsi nella calzamaglia. Per la sua inquietante risata stridula, Gorshin si basò sul gangster “Tommy Udo” (Richard Widmark) nel noir Il bacio della morte (1947).
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