“Il Mago Di Oz ha ispirato il mio lavoro”. Rivela il creatore di Twin Peaks che ci consiglia il classico diretto da Victor Fleming nel 1939 (lo trovi su amazon.it ), tratto dai romanzi fantastici di L. Frank Baum. Ecco, 10 cose che forse non sai sulla Città di Smeraldo in technicolor…
- 1- La MGM pagò la somma imponente di 75.000 dollari per i diritti del libro di L. Frank Baum, scritto nel 1900.
- 2- Quando il reparto guardaroba si mise alla ricerca di un cappotto per Frank Morgan (Il Mago), finì in un negozio vintage. Un giorno, mentre era sul set col cappotto, Morgan trovò in una delle tasche un’etichetta che indicava che l’indumento era stato fatto su misura per l’autore del romanzo. La produzione, allora, contattò il sarto e la vedova Baum.
- 3- Il colore del sentiero dorato risultò verde nei primi test in Technicolor “a tre strisce” e fu, sapientemente, regolato. I mattoncini vennero colorati con vernice gialla acquistata nel negozio di ferramenta a pochi isolati dagli Studios.
- 4- Il cagnolino Toto fu calpestato da una delle guardie della strega, durante le riprese, ed è rimasto a riposo per due settimane venendo sostituito da un altro Cairn Terrier. Judy Garland voleva adottarlo ma il suo padrone, naturalmente, si rifiutò. Terry (questo il suo vero nome) era, in realtà, una femminuccia e continuò a recitare nel cinema. Morì nel 1945 e fu sepolta nel cortile del suo addestratore.
- 5- La maschera del Leone Codardo comprendeva un sacchetto di carta marrone che impediva all’attore Bert Lahr di mangiare senza rovinare il trucco. Stanco di buttar giù frullati, l’attore decise di farsi un bel pranzetto ma rovinò il make-up e dovette correre ai ripari. Il maestoso costume del piagnucoloso micione pesava, ben, 40 kg ed era cucito con pelle di vero leone. Lahr schiantava di caldo lì dentro e le luci sul set non lo aiutavano di certo: alla fine della giornata, l’attore era completamente zuppo di sudore. Furono assunti due addetti al costume leonino, cui unico compito era di passare la notte ad asciugarlo per il giorno successivo. La pelliccia-felina fu lavata a secco di tanto in tanto, ma di solito, come rivelarono i membri del cast: “puzzava”.
- 6- La polvere di alluminio usata nel make-up dell’Uomo di Latta intaccò i polmoni dell’attore Jack Haley che finì in ospedale. Fu sostituita da pasta di alluminio. Il suo costume era, talmente, rigido che aveva continuamente bisogno di appoggiarsi in un piano. Trentotto anni dopo, Anthony Daniels (C-3PO in Star Wars) riscontrò lo stesso problema con il suo costume.
- 7- Durante le riprese, sono stati usati 7 modelli di Scarpette di Rubino differenti, dal valore di un milione di dollari e mezzo. Definite “Il Santo Graal” di Hollywood, le scarpette originali di Dorothy sono esposte allo Smithsonian.
- 8- La sfera di cristallo della strega cattiva è stata precedentemente utilizzata ne La maschera di Fu Manciu (1932) e Chandu the Magician (1932). La palla del diametro di 25 pollici è stata battuta all’asta per 126.500 $ nel 2011.
- La maschera di Fu Manciu (1932) e Chandu the Magician (1932).
- 9- Le riprese sono iniziate il 13 ottobre 1938 e si sono concluse il 16 marzo 1939 con budget esorbitante (per l’epoca) di 2 milioni e 777 mila dollari.
- 10- Judy Garland calzava le iconiche scarpette rosse (rivestite da 2.300 paillettes) soltanto nelle inquadrature, perché i cimeli più costosi di Hollywood facevano tanto male ai piedini di Dorothy.




















