Ranko i 10 migliori film di Rob Reiner

La carriera di Rob Reiner, durata oltre sette decenni, ha lasciato un’impronta indelebile nel cinema americano. La sua tragica morte, avvenuta insieme alla moglie Michele Singer, ha profondamente scosso Hollywood. Reiner si è affermato come regista negli anni Ottanta e Novanta, firmando una straordinaria sequenza di film entrati nella storia. Dall’iconica rom-com Harry ti presento Sally al cult formativo Stand by me fino al capolavoro Misery non deve morire, entrambi tratti da Stephen King. Ecco, la top 10 dei suoi film…

10. Non è mai troppo tardi (2007)

I critici stroncarono questa commedia “buddy” dal tono edificante, incentrata su due anziani malati terminali (Jack Nicholson e Morgan Freeman) che fuggono da un reparto oncologico per completare le rispettive liste di cose da fare prima di morire. Il pubblico, però, accorse in massa per vedere la coppia viaggiare per il mondo e vivere al massimo il tempo che restava loro.

9. Vizi di famiglia (2005)

Ted Griffin, sceneggiatore di Ocean’s Eleven, doveva dirigere il suo debutto cinematografico su una donna (Jennifer Aniston) che scopre che la nonna (Shirley MacLaine) ha ispirato il romanzo del 1963 da cui è tratto Il laureato (1967). Dopo meno di due settimane di riprese, lo studio sostituì Griffin con Rob Reiner. Il film fu completato e distribuito, ricevendo recensioni per lo più negative: la critica apprezzò il cast, tra cui Kevin Costner e Mark Ruffalo.

8. Il presidente – Una storia d’amore (1995)

Dopo il grande successo di Codice d’onore e l’insuccesso di Genitori cercasi, Reiner tornò a una formula vincente affidando ad Aaron Sorkin la sceneggiatura di una commedia romantica ambientata alla Casa Bianca. The American President racconta l’amore tra il presidente vedovo interpretato da Michael Douglas e la lobbista idealista di Annette Bening, sullo sfondo della politica di Washington. Il film, apprezzato dalla critica per il suo tono fiabesco e umanista, ispirò Sorkin a creare la serie The West Wing, che consacrò Martin Sheen nel ruolo di presidente.

7. Sacco a pelo a tre piazze (1985)

The Sure Thing uscì in un periodo in cui i multiplex erano pieni di imitazioni di Porky’s, con adolescenti ossessionati dal sesso. La rom-com, invece, propone un’autentica love story. John Cusack interpreta uno studente universitario che viaggia attraverso il paese per incontrare una ragazza “sicura” (Nicollette Sheridan), ma finisce a condividere il viaggio con una compagna (Daphne Zuniga) che inizialmente detesta, e tra i due nasce l’amore. Pur prevedibile, il film risulta appagante, perché lo spettatore tifa per il loro legame.

6. Codice d’onore (1992)

Dopo aver abbandonato la commedia, Rob Reiner dirige il dramma legale di Aaron Sorkin A Few Good Men. La storia segue un giovane avvocato che indaga sulla morte extragiudiziale di due Marines, scoprendo una cospirazione che coinvolge un colonnello interpretato da Jack Nicholson. Lo scontro finale tra Tom Cruise e la leggenda del cinema è rimasto un momento iconico delle loro carriere. Il film, grande successo al botteghino, inanellò quattro nomination agli Oscar, tra cui Miglior Film e Miglior Attore Non Protagonista per Nicholson.

5. La storia fantastica (1987)

Con The Princess Bride, si chiarisce l’approccio di Reiner al cinema: meno interessato agli effetti visivi o allo stile personale, più concentrato sul collaborare con i migliori sceneggiatori e sfruttarne al massimo il talento. In questo caso, lo scrittore è William Goldman, che crea un mondo fantastico ricco di eroismo, vendetta, romanticismo e magia. Ogni personaggio e ogni battuta risaltano, e Reiner gestisce perfettamente i tempi comici e narrativi. Il film, quasi quarant’anni dopo, resta uno dei migliori film per famiglie di sempre, raccontando la storia d’amore tra il garzone Westley (Cary Elwes) e Bottondoro (Robin Wright).

4. This Is Spın̈al Tap (1984)

Il rivoluzionario debutto racconta il disastroso tour americano di un gruppo rock britannico fittizio, cogliendo perfettamente i cliché dell’industria musicale, tanto da diventare un cult tra i musicisti e gli appassionati. Reiner interpreta anche il regista documentarista Marty Di Bergi. Gran parte del film è improvvisata, ma ha generato battute indimenticabili. Critici e pubblico lo elogiarono, e il suo stile influenzò successivamente altri mockumentary e sitcom come The Office e Modern Family.

3. Harry, ti presento Sally… (1989)

Rob Reiner collaborò con Nora Ephron e rilanciò il genere. Con Billy Crystal e Meg Ryan, il film racconta una lunga amicizia che evolve in amore, con dialoghi brillanti, interpretazioni perfette e regia impeccabile. La sceneggiatura di Ephron fu candidata all’Oscar, e la pellicola divenne un modello per le future rom-com. La scena dell’orgasmo simulato alla tavola calda è entrata di diritto nell’olimpo del cinema e la battuta «Quello che ha preso la signorina» (pronunciata da una cliente) è inserita al trentatreesimo posto nella lista delle migliori citazioni di tutti i tempi.

2. Stand by Me (1986)

La casa di produzione indipendente fondata da Rob Reiner, Castle Rock Entertainment, prende il nome dalla città immaginaria del Maine presente in molte storie di Stephen King, tra cui The Body, adattata da Reiner nel film Stand by Me (1986). Ambientato nell’estate del 1959, il film segue quattro ragazzi (Wil Wheaton, River Phoenix, Corey Feldman e Jerry O’Connell) in cerca del corpo di un adolescente scomparso. La combinazione di sentimenti anni ’50 e interpretazioni impeccabili dei giovani attori crea un classico coming-of-age, divertente, commovente e ricco di suspense. Kiefer Sutherland spicca nel ruolo del bullo. Nonostante i riconoscimenti ai Golden Globe, DGA e Independent Spirit per la regia, il film ottenne solo una nomination all’Oscar per la sceneggiatura adattata.

  1. Misery (1990)

Dopo Stand by Me, Reiner adattò un altro romanzo di Stephen King, il bestseller del 1987. Il film racconta di uno scrittore, Paul Sheldon (James Caan), rimasto coinvolto in un incidente e sequestrato da una fan stalker, Annie Wilkes (Kathy Bates), che lo costringe a riportare in vita il suo personaggio più famoso. La sceneggiatura è di William Goldman. Misery combina horror, tensione e momenti di ironia nera, mostrando la maestria di Reiner nel dosare il tono. La performance di Bates fu acclamata dalla critica e le valse l’Oscar, e il film è considerato il capolavoro del compianto regista.

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