Tra i contenuti più visti questa settimana sulla piattaforma Netflix c’è Baby Reideer. Miniserie autobiografica ideata e interpretata in prima persona dal suo stesso protagonista, Richard Gadd, vittima della follia di una stalker. Nella dark comedy, in 7 episodi di 30 minuti, l’attore scozzese è Donny. Un ragazzo che si trasferisce a Londra per inseguire il sogno di diventare uno stand-up comedian, sbarcando il lunario come barista in un pub di Camden: si ritroverà perseguitato per anni da una donna, Martha, che gli renderà la vita un vero e proprio incubo.
Prima di diventare la serie del momento della piattaforma con la «N» rossa, Baby Reindeer è un one man show dallo stesso titolo, andato in scena all’Edinburgh Festival Fringe del 2019. E prima ancora, come detto, l’agghiacciante storia vera del comico Richard Gadd.
Tutti i numeri dello stalking
Lo stalking è durato 2 anni e mezzo, dal 2015 al 2018, per un totale di 41.071 e-mail, 350 ore di segreteria telefonica, 744 tweet, 46 messaggi, quattro falsi account Facebook, 106 pagine di lettere. I messaggi che Martha invia a Donny e che leggiamo sullo schermo sono quelli che Richard ha ricevuto realmente dalla sua stalker, inclusi gli errori di ortografia.
Il finale della serie è diverso da quello vero (Attenzione, spoiler)
Nella vita reale Gadd alla fine è riuscito a dimostrare lo stalking: nella serie vediamo che la donna è stata condannata a nove mesi di carcere e a un ordine restrittivo di cinque anni. Benché oggi Richard ammetta che la questione è risolta, non ha voluto mandare Martha in prigione a causa dei sentimenti contrastanti che provava per la donna visibilmente, afflitta, da disturbi mentali.
Chi è Martha?
Nella serie la stalker si chiama Martha, un nome di finzione. A interpretarla, l’attrice inglese Jessica Gunning. Durante la produzione, è stato fatto un grosso lavoro per rendere Martha il meno riconoscibile possibile dalla vera stalker che, in realtà, era più giovane e con una fisicità differente.
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