Dopo il plauso di pubblico e critica, e in perfetto lockdown, Watchmen – la serie distopica targata HBO – incassa 26 candidature ai 72esimi Emmy. Gli Oscar della tv che saranno consegnati il prossimo 22 settembre. Lo show basato sull’omonimo fumetto scritto e illustrato dagli inglesi Alan Moore e Dave Gibbons, pubblicato da DC Comics tra il 1986 e il 1987.
Creata dallo sceneggiatore di Lost, Damon Lindelof, Watchmen (10 episodi per 50 minuti circa ciascuno) è ambienta oltre 30 anni dopo i fatti narrati nel rivoluzionario fumetto: in un presente alternativo dove i supereroi sono considerati ancora dei fuorilegge, dove non esistono né i telefoni cellulari, né internet e dove il Presidente degli Stati Uniti è Robert Redford. Nel cast, Regina King, Don Johnson, Tim Blake Nelson, Jeremy Irons e Jean Smart. Nell’attesa di scoprire se Watchmen sbaraglierà la concorrenza, ecco 6 elementi della cultura pop che hanno influenzato l’ideatore e showrunner Damon Lindelof.
- 1. La serie Twin Peaks di David Lynch, 1990.
- 2. I romanzi di Stephen King, in particolare, L’ombra dello scorpione del 1978.
- 3. Watchmen, naturalmente! La serie a fumetti scritta e illustrata da Alan Moore e Dave Gibbons e per DC Comics, tra il 1986 e il 1987.
- 4. Incontri ravvicinati del terzo tipo, il cult sci-fi diretto da Spielberg nel 1977 con protagonista Richard Dreyfuss.
- 5. Pulp Fiction di Quentin Tarantino, 1994.
- 6. Encyclopedia Brown, la collana di romanzi per bambini (pubblicati, per la prima volta, nel 1963) che racconta le avventure del giovane detective Leroy Brown, soprannominato “Enciclopedia” per la sua intelligenza e la sua gamma di conoscenze. Lindelof, a 11 anni, ne era ossessionato.
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