Pronti a rivivere le Notti d’Oriente? A 27 anni dal classico d’animazione Disney, Aladdin torna a farci volare nel remake in live action di Guy Ritchie (Sherlock Holmes e King Arthur). Anticipato da un polverone di polemiche (dalla principessa Jasmine che non è araba a un Jafar troppo sexy fino all’uso del CGI su Will Smith tutto blu e il confronto-impossibile con Robin Williams, voce originale del Genio della Lampada), il fantasy dalle atmosfere arabiche ci riporta alla magia del cartone originale con l’acceleratore sui colori e sull’action. Un delizioso mix tra Bollywood e Broadway dove il sorriso di Mena Massoud (il 27enne canadese nato in Egitto e cresciuto in Ontario) è protagonista, assoluto. Sfoglia la gallery con le curiosità da Le mille e una Notte…
- Il protagonista, Mena Massoud, è nato nel 1991 un anno prima dell’uscita del film d’animazione Aladdin.
- Naomi Scott è la seconda attrice anglo-indiana a interpretare Jasmine, dopo Karen David in C’era una volta (2011).
- A Will Smith è stato offerto di interpretare Holt Farrier in Dumbo (2019), ma ha invece deciso di recitare in questo film. Questo lo rende il secondo attore a scegliere un remake live-action di un classico d’animazione Disney, piuttosto che un altro. Ad Emma Watson è stato offerto il ruolo di Cenerentola (2015) ma ha scelto di interpretare Belle in La bella e la bestia (2017). Inoltre, a Danny DeVito è stato offerto di interpretare Maurice in La bella e la bestia (2017), ma ha scelto di interpretare Max Medici in Dumbo (2019).
- Il ruolo del gigante della lampada fu offerto a Jim Carrey ma il comico fu costretto a rifiutare. Nel momento in cui si stava chiudendo il casting di Aladdin, Carrey era purtroppo coinvolto nelle diverse cause inerenti la morte della sua compagna Cathriona White, accusato, tra le altre cose, di averle messo a disposizione i farmaci che le sono stati fatali.
- Il tappeto magico che fluttua grazie ai prodigi del CGI è stato realizzato con la tecnica dello stencil dall’artista italiano Matteo Mariani in arte Koi.
- La scenografa Gemma Jackson ha tratto ispirazione dalle culture marocchina, persiana e turca, dai dipinti vittoriani e dalla ceramica di Iznik per il design di Agrabah.
- La scena in cui Iago si trasforma in un gigantesco pennuto è un omaggio al Roc, l’uccello mitologico tratto dal racconto de Le Mille e una notte, Sinbad il marinaio e trasposto nel film del 1947.
- Hot-Jafar è il soprannome che si è guadagnato il bel tunisino-olandese Marwan Kenzari, nel ruolo di villan soffiato a Tom Hardy.
- Il Genio nelle sembianze «umane» è basato sull’aspetto di James Monroe Iglehart del musical di Broadway.
- La fittizia città portuale di Agrabah (nel cartone originale si trova sul fiume Giordano) è pesantemente influenzata dall’Arabia e dalle altre culture vicine. In parte, il nuovo Aladdin è stato girato in Giordania tra i suggestivi paesaggi di Wadi Rum, nota come Valle della Luna, e di Wadi Disi. Nel mondo occidentale, il Wadi Rum è divenuto celebre grazie all’alto ufficiale britannico T. E. Lawrence, che durante la Rivolta Araba stabilì qui la sua base. E poi grazie al classico di Hollywood, Lawrence d’Arabia.