Tony Soprano celebra 25 anni in vestaglia imbrattata di sangue tra attacchi di panico, maccheroni e «cattive decisioni». Era il 10 gennaio 1999, quando il gigantesco James Gandolfini debuttava sulla HBO nel ruolo di capofamiglia mafioso nello show più rivoluzionario della tv. Nel corso delle sue gloriose sei stagioni, I Soprano sono diventati un vero e proprio fenomeno di costume, facendo tremare la malavita, quella vera. Vincitrice di 21 Emmy e 5 Golden Globe, la serie con la migliore sceneggiatura di sempre descrive la vita di boss della mafia italoamericana del New Jersey, perennemente, dallo strizzacervelli. A due decenni dal pilota, tutte le curiosità sullo show iconico creato da David Chase.
- Una delle prime scelte per interpretare Tony Soprano fu Ray Liotta, star di Quei bravi ragazzi. Nonostante il «No» dell’attore, la serie ha incluso 28 membri del cast del film compresi 6 attori principali (Lorraine Bracco, Tony Sirico, Tony Sirico, Joseph Gannascoli, Frank Vincent e Michael Imperioli).
- L’immagine più celebre del protagonista, Tony Soprano (James Gandolfini), è quella di un uomo assonnato che, in vestaglia, esce di casa al mattino per prendere il giornale. La citazione è chiaramente all’epilogo del gangster movie diretto da Martin Scorsese nel 1990.
- Prima di Gandolfini, Chase aveva scelto come protagonista Steven Van Zandt, affidandogli in seguito la parte di Silvio Dante.
- Scelta per il ruolo di Carmela, Lorraine Bracco convinse Chase ad affidarle la parte della dottoressa Melfi, perché non voleva fare di nuovo la moglie di un boss dopo l’exploit di “Quei bravi ragazzi”.
- La Dr.ssa Melfi è ispirata alla vera terapista dell’autore Chase.
- Si dice che durante alcune scene, Gandolfini si sia infilato dei sassi sulla scarpa per risultare ancora più rabbioso.
- Il compianto attore sarebbe, anche, rimasto sveglio tutta la notte al fine di ottenere un aspetto stanco durante le scene della colazione.
- Il creatore David Chase aveva una regola per le scene nello studio della Dr.ssa Melfi: nessun movimento della cinepresa.
- L’estremo realismo della serie portò la mafia a pensare che ci fosse qualche informatore interno collegato agli sceneggiatori, tant’è che anche l’FBI, su ore di registrazioni, confermò l’assoluta vicinanza degli argomenti di Tony Soprano e soci con gli affari interni di Cosa Nostra.
- Sul set era vietato improvvisare. Gli script sono stati seguiti alla lettera e ogni possibile cambiamento è stato prima discusso con David Chase.
- Nella seconda stagione, la parola “fu-ck” è stata pronunciata 715 volte. Tony (duecentosessantaquattro), Sil (trentaquattro), Paulie (trentuno), Christopher (sessantotto), Carmela (nove), Altri (trecentonove).
- Spoiler. Il controverso finale de I Soprano sulle note di Don’t Stop Believing dei Journey e con diversi secondi di schermo nero è stato oggetto di polemiche. David Chase ha ammesso candidamente: “Temevo che quel finale avrebbe irritato qualcuno, ma non fino a questo punto. Sicuramente lo schermo nero non significa che ci sia stato uno sparo e che Tony sia morto”.
- James Gandolfini è stato stroncato da un attacco cardiaco il 19 giugno 2013, a 51 anni. Morì nella città capitolina dove si trovava in vacanza con la famiglia ed era in procinto di recarsi al Taormina Film Fest in Sicilia, per partecipare a un incontro con Gabriele Muccino. Il corpo fu trovato dal figlio tredicenne Michael nel bagno dell’Hotel Exedra.























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