Dopo l’America rurale della Louisiana e le corrotte periferie di L.A., True Detective si sposta nel desolato altopiano degli Ozark (quello della serie con Jason Bateman) per indagare su un caso maledetto che da 35 anni tormenta il poliziotto Wayne Hays. Dopo una deludente seconda stagione, la serie antologica creata da Nic Pizzolatto ha aggiustato il tiro ed è pronta a tornare esattamente cinque anni dopo l’acclamata prima stagione culto, di cui ne riprende le atmosfere «blusy». True Detective 3 debutterà il 13 gennaio 2019 sulla HBO (in contemporanea su Sky Atlantic) con due protagonisti d’eccezione, Mahershala Ali e il sex symbol degli anni ’90 Stephen Dorff. Ecco, 3 buoni motivi per vederla…
- 1. Il protagonista è Mahershala Ali: il premio Oscar per Moonlight e Golden Globe per Green Book è Wayne Hays, detective dell’Arkansas con la sindrome post traumatica da guerra del Vietnam.
- 2. Nic Pizzolatto debutta alla regia: il papà di True Detective sceglie di esordire dietro la macchina da presa col (bellissimo) quarto episodio.
- 3. La terza stagione si muove su tre linee temporali differenti: gli eventi narrati partono dal 1980 con la scomparsa di due bambini, proseguono nel 1990 per concludersi nel 2015. La storia narrata copre un arco temporale di 35 anni, in cui seguiremo il detective Hays in tre diversi momenti della sua vita (a 35 anni, a 45 e a 70) alla ricerca ossessiva della verità.