Dal momento in cui lo special natalizio di Black Mirror è stato fruibile su Netflix, e cioè da appena due giorni, è Bandersnatch «mania». Scritto da Charlie Brooker, ideatore della serie antologica di fanta-realtà, Bandersnatch è l’episodio interattivo diretto da David Slade, già, regista di Metalhead (l’episodio in bianco e nero della quarta stagione). Il protagonista è Fionn Whitehead, star di Dunkirk. Ambientato nel 1984, Bandersnatch racconta di un giovane programmatore che dopo essersi appassionato a un monumentale libro-game decide di crearne una versione in videogioco. L’episodio interattivo, che permette agli utenti di Netflix di decidere il destino tra bivi, è ispirato all’omonimo e ambizioso videogame annunciato nel 1984 ma mai rilasciato. Sviluppato da Imagine Software, azienda nata a Liverpool nel 1982, Bandersnatch faceva parte dei cosiddetti Megagames. Ma prima che il sofisticatissimo videogioco fosse lanciato sul mercato, Imagine Software fallì. Dal Progetto Bandersnatch scaturì Brataccas, videogame pubblicato nel 1986 per Amiga, Atari ST e Macintosh da Psygnosis, società creata dai registi Dave Lawson e Ian Heatherington.