A 10 anni dal biopic su Rino Gaetano con Claudio Santamaria, l’antagonista Luca Marinelli (Lo chiamavano Jeeg Robot) «rappresenta» Fabrizio De André nella fiction Rai in due puntate (in onda oggi e domani alle ore 21.25 sulla rete ammiraglia) diretta da Luca Facchini e supervisionata da Dori Ghezzi. La moglie del poeta scomparso nel 1999 ha elogiato la performance dell’attore 33enne che dopo la prova canora culto del suo Zingaro ha dovuto, decisamente, cambiare registro intonando classici di Faber come La canzone dell’amore perduto e Il Pescatore. In 192 minuti, la miniserie-evento concentrerà l’umana avventura del suo protagonista: la scoperta della musica, il primo contratto discografico, la sua Genova, l’amicizia con Paolo Villaggio, la famiglia d’origine, quella con Puny, il figlio Cristiano, l’incontro con Dori Ghezzi, la figlia Luvi, la scelta di andare a vivere in Sardegna, il sequestro. Al fianco di Marinelli ci sono Valentina Bellè (Dori Ghezzi), Elena Radonicich (la prima moglie Puny), Davide Iacopini (il fratello Mauro De André), Ennio Fantastichini (il padre Giuseppe De André), Paolo Villaggio (Gianluca Gobbi) e Luigi Tenco (Matteo Martari).
- L’attore romano, Luca Marinelli, ha raccontato che quando gli fu proposto il ruolo del più grande cantautore di tutti i tempi fu, letteralmente, terrorizzato. Poco prima di sostenere il provino, inviò un messaggio ad un mio amico fraterno che, anni fa, gli regalò l’album Storia di un impiegato. Alla notizia, l’amico gli disse che sarebbe stato un pazzo a interpretare l’intoccabile De André.
- Il film in due parti (proiettato nelle sale cinematografiche lo scorso 23 e 24 gennaio) è stato criticato per la scelta di un protagonista non genovese. Dori Ghezzi le ha respinte dicendo che Fabrizio parlava italiano e che se avessero aspettato un attore genovese il biopic non avrebbe, mai, visto la luce.
- Marinelli in merito alla sua preparazione per il ruolo di Faber:”Ci siamo chiusi in studio per qualche settimana a registrare i pezzi e quello è stato un grande regalo, una parte un po’ nascosta della mia vita. Musicalmente il lavoro è stato tanto, ascoltare e riascoltare ripetutamente i brani, rubare qualsiasi cosa un respiro, una pausa, un’intonazione, il modo di pronunciare una parola. La mia è stata una rielaborazione, anche se la parola non è proprio corretta, La canzone dell’amore perduto per esempio non l’ho cantata come cantava lui. Assolutamente, non è possibile arrivare a quelle meraviglie”.
- Il figlio Cristiano ha definito il progetto “inutile”.
- Dori Ghezzi, al contrario, ha dichiarato che la fiction non sarebbe potuta esistere senza la presenza di Marinelli.