La danza sotto la neve di Edward mani di forbice

Il film più personale di Tim Burton, Edward mani di forbice, racconta la storia di un essere umano creato artificialmente con le forbici al posto delle mani, adottato da una famiglia in periferia. Molti spettatori trovano in questa favola dark un riflesso del Natale: il tentativo di sentirsi parte di una famiglia anche quando ci si percepisce come un “mostro” imbarazzante. Come Frankenstein, Edward viene respinto dagli abitanti del villaggio, ma la sua fuga dai cittadini materialisti verso la cima della sua montagna ricorda il viaggio del Grinch… al contrario. E in tutto questo, il protagonista passa gran parte del tempo a tagliare alberi e siepi, creando forme sorprendenti.

Nel momento più magico del film, verso la fine, Edward (Johnny Depp) crea una scultura di ghiaccio a forma di angelo mentre la sua amata Kim (Winona Ryder) danza sotto la neve che cade. La scena si svolge durante la tradizionale festa di Natale di Peg (Dianne Wiest), immersa nello spirito delle festività. È breve, senza parole, senza colpi di scena o morali esplicite: un ragazzo crea bellezza e una ragazza la vive pienamente.

Burton abbassa i toni cromatici verso sfumature di blu, e la colonna sonora di Danny Elfman, oggi legata a innumerevoli pubblicità natalizie, accompagna il momento con dolcezza e intensità. Edward lavora con concentrazione e piacere silenzioso, mentre Kim si abbandona alla meraviglia della scena. Nonostante il mondo rimanga freddo e cinico, Edward sceglie di offrire qualcosa di unico e speciale. La tragedia, però, è già in agguato: Edward non può abbracciare Kim senza ferirla, un piccolo prezzo per la bellezza che ha creato.

Nell’epilogo, Kim racconta ai suoi nipoti che prima di Edward non era mai nevicato. La scena assume così un’aura mitica e magica: Edward non solo ha cambiato il paesaggio, ma ha cambiato la vita di chi amava. Come momento natalizio, funziona perfettamente: la neve si scioglie, ma l’amore resta.

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