Il maestro della New Hollywood festeggia 85 anni. Un leggendario regista americano con una carriera che si estende per oltre mezzo secolo, Brian De Palma è uno di quei rari grandi autori capaci di affrontare praticamente qualsiasi genere, imprimendo però a tutti i suoi film uno stile distintivo.
Nato l’11 settembre 1940 a Newark, New Jersey, e formatosi alla Columbia University e al Sarah Lawrence College, ha iniziato a dirigere negli anni Sessanta, imponendosi presto come voce originale e anticonformista. Dopo gli esordi sperimentali (Murder à la Mod, 1968; Ciao mamma!, 1970; Due sorelle, 1972), conquistò fama internazionale con l’horror Carrie – Lo sguardo di Satana (1976), tratto dal romanzo di Stephen King.
Il successo commerciale arrivò con titoli come Vestito per uccidere (1980), Gli intoccabili (1987) e Mission: Impossible (1996), mentre altri film – da Il fantasma del palcoscenico (1974) a Carlito’s Way (1978) – sono diventati autentici cult.
Da giovane si definiva il “Godard americano”, ma la sua vera cifra stilistica è stata l’allusione: omaggi dichiarati ad Alfred Hitchcock in Obsession (1976) e Omicidio a luci rosse (1984); un dialogo con Michelangelo Antonioni in Blow Out (1981), ispirato a Blow-Up (1966); fino a Scarface(1983), potente remake del classico di Howard Hawks del 1932, a lui dedicato.
De Palma è noto per l’uso di inquadrature d’impatto cariche di tensione, come la caratteristica ripresa a rallentatore o la rotazione di 360° della cinepresa attorno a un corpo. Spesso criticato per l’uso esplicito della violenza e del sesso, è stato però difeso da critici come Roger Ebert e Pauline Kael. Nel 2015 Noah Baumbach gli ha dedicato un acclamato documentario, che ha consolidato il riconoscimento della sua eredità artistica.
Gli 11 migliori film di Brian De Palma, classificati
11. Mission: Impossible (1996)
Forse il film più accessibile e dal maggiore appeal di massa mai diretto da Brian De Palma, Mission: Impossible ha dato il via a una serie iconica che ha contribuito a definire gran parte della carriera di Tom Cruise. Sebbene alcuni dei sequel possano essere considerati migliori, questa prima missione impossibile offre comunque suspense e azione solide, concentrandosi sugli sforzi di Ethan Hunt per individuare una talpa e ripulire il proprio nome.
10. Vittime di guerra (1989)
La pellicola offre uno sguardo intenso e disperato sulla Guerra del Vietnam, seguendo il dilemma morale di un soldato alle azioni inaccettabili dei suoi compagni. Sebbene il film sia penalizzato dalla struttura a flashback e da un finale che tenta di imporre una conclusione felice a una storia cupa, le interpretazioni di Michael J. Fox (qui fuori dalla sua confort zone) e Sean Penn sono elettrizzanti.
9. Omicidio a luci rosse (1984)
Body Double è uno dei più grandi film di intrattenimento di De Palma, un omaggio a Hitchcock con violenza e sessualità esplicite che il Maestro della Suspence poteva solo suggerire. Craig Wasson interpreta un attore affetto da claustrofobia che perde continuamente ruoli e, mentre soggiorna a casa di un amico, spia la sua affascinante vicina (Deborah Shelton) attraverso un telescopio, assistendo al suo brutale omicidio. Melanie Griffith diventa una star nei panni di Holly Body, un’attrice porno incaricata di impersonare la vittima. Un thriller perverso, intrigante e irresistibilmente divertente.
8. Carlito’s Way (1993)
Dieci anni dopo Scarface, De Palma si riunisce ad Al Pacino per un altro epico racconto sulla malavita contemporanea, una sorta di “cugino spirituale” della loro precedente collaborazione. Pacino interpreta Carlito Brigante, un ex-detenuto portoricano che cerca di ricominciare una nuova vita ma viene risucchiato di nuovo nel mondo del crimine a causa del suo avvocato poco sveglio (Sean Penn).
7. The Untouchables – Gli intoccabili (1987)
De Palma entra nell’élite di Hollywood con questo epico gangster movie, ispirato alla storia vera dell’agente federale Eliot Ness (Kevin Costner), che mette insieme una squadra improvvisata per fermare il temibile gangster dell’era del Proibizionismo, Al Capone (Robert De Niro). Sean Connery vinse l’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista interpretando Jimmy Malone, un poliziotto irlandese-americano che convince Ness che per battere i malviventi bisogna “giocare sporco”. La sceneggiatura esplosiva di David Mamet è tra le migliori mai affrontate da De Palma, mentre il film ottenne nomination agli Oscar per costumi d’epoca e scenografia, supportato dalla colonna sonora epica e indimenticabile di Ennio Morricone.
6. Le due sorelle (1973)
Dopo anni da regista indie, De Palma raggiunge finalmente la sua consacrazione con questo thriller psico-sessuale. Margot Kidder interpreta Danielle e Dominique, gemelle siamesi separate alla nascita. Quando Danielle porta un uomo attraente nell’appartamento, Dominique lo pugnala brutalmente a morte, con grande sorpresa di una giovane e diligente giornalista (Jennifer Salt) che assiste all’omicidio. De Palma inserisce numerosi riferimenti al suo regista preferito — in particolare nella colonna sonora firmata dal compositore prediletto di Hitchcock, Bernard Herrmann — ma crea uno stile visivo tutto suo, con colori vibranti, spettacolari carrellate e un uso creativo dello split screen.
5. Vestito per uccidere (1980)
Vestito per uccidere suscitò scalpore al momento della sua uscita nel 1980, provocando indignazione per la violenza contro le donne e la rappresentazione di un assassino transessuale. Angie Dickinson interpreta una casalinga che si rivolge a uno psichiatra (Michael Caine) per affrontare la sua frustrazione sessuale. Durante una visita a un museo, incontra uno straniero affascinante e lo segue nel suo appartamento per un’avventura extraconiugale. Decide di andarsene, solo per essere brutalmente accoltellata a morte da una bionda spietata armata di rasoio. Spaventosamente terrificante, sorprendentemente divertente e incredibilmente sexy, il film dimostra che De Palma non è solo un grande ammiratore di Hitchcock, ma un maestro a pieno titolo.
4. Il fantasma del palcoscenico (1974)
Uno dei film più strani di De Palma, inizialmente un flop ma oggi diventato un cult, Il fantasma del palcoscenico è non solo un horror, ma anche un musical, una satira rock, una tragedia fantastica e, in parte, una storia romantica sull’amore impossibile e sul dolore che può causare. William Finley interpreta un musicista che vende l’anima affinché la donna dei suoi sogni esegua le sue canzoni, ma finisce sfigurato e perseguita il nightclub del produttore che lo ha tradito.
3. Blow Out (1981)
De Palma al massimo della sua forma: un tour de force visivo in cui John Travolta, in una delle sue performance più memorabili, interpreta un tecnico del suono di Filadelfia che registra involontariamente l’assassinio di un candidato presidenziale. Blow Out è un esempio perfetto di ciò che De Palma sa fare meglio.
2. Carrie – Lo sguardo di Satana (1976)
Non sorprende che Carrie sia un horror ipnotico e terrificante. Dopotutto, questo adattamento del romanzo di Stephen King rappresenta esattamente il tipo di materiale in cui De Palma ha sempre eccelso. Carrie racconta la storia di un’adolescente vittima di bullismo a scuola e oppressa a casa da una madre fanatica religiosa, fino all’esplosione di una vendetta devastante. I poteri telecinetici di Carrie rendono il climax uno dei più iconici della storia del cinema. Primo grande successo commerciale del regista, il film conserva ancora oggi intatta la sua potenza espressiva. Merito anche delle prove magistrali di Sissy Spacek e Piper Laurie.
- Scarface (1983)
Esiste un film che incarni meglio gli anni ’80 fatti di cocaina, edonismo e avidità sfrenata? Il capolavoro di Brian De Palma, potente e visionario, mette in scena l’ascesa e la caduta di Tony Montana, interpretato da un Al Pacino monumentale. Dall’arrivo a Miami come immigrato cubano al dominio su un impero della droga, la parabola del protagonista è un’epopea violenta e irresistibile. Con questo remake del classico anni ’30, De Palma trasforma il gangster movie in un’opera epica e barocca, intrisa di stile e brutalità. Non a caso, Scarface è il titolo che più di ogni altro evoca immediatamente il suo nome.










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