Frankenstein, i 10 migliori e i 5 peggiori adattamenti del classico di Mary Shelley

Frankenstein, l’attesissimo horror gotico firmato dal premio Oscar Guillermo del Toro, sarà presentato in concorso il 30 agosto alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Dopo l’anteprima, il film arriverà nelle sale selezionate a partire dal 22 ottobre e sarà disponibile su Netflix dal 7 novembre, confermandosi come uno degli eventi cinematografici più attesi dell’anno.

Il maestro del genere fantasy adatta il classico di Mary Shelley su Victor Frankenstein, uno scienziato brillante ma egocentrico che dà vita a un esperimento mostruoso che sarà sia la rovina del dottore che della sua tragica creazione. La pellicola vedrà Oscar Isaac nei bisturi di Victor Frankenstein, affiancato da Jacob Elordi in mostruose fattezze. Completano il cast Mia Goth nei panni di Elizabeth, la fidanzata del fratello del Dr. Frankenstein e Christoph Waltz in quelli di Harlander, un trafficante d’armi.

Cosa ha detto Jacob Elordi riguardo alla preparazione di Frankenstein?

Il sex symbol di Saltburn ha sostituito all’ultimo minuto Andrew Garfield. Del Toro e il make-up artist Mike Hill hanno lavorato per nove mesi al mostro di Frankenstein prendendo la star di The Amazing Spider-Man come modello, ma l’attore ha lasciato il progetto per conflitti di programmazione. Il ruolo è poi passato a Elordi, che in sole nove settimane ha dato vita a una nuova e inquietante versione della creatura. Per prepararsi al ruolo, l’attore australiano ha rivisto tutti i film dedicati a Frankenstein a partire dal classico del 1931. “Ho divorato tutti i suoi mostri”, ha raccontato, riferendosi all’interpretazione leggendaria di Boris Karloff. All’inizio, però, era titubante: “Pensavo di tenermi lontano da quelle versioni, volevo fare qualcosa di mio. Chiesi a Guillermo se fosse meglio evitarli, e lui mi rispose: ‘Che diavolo vuoi dire? Sono solo film, non possono farti alcun male’. Così tornai a casa e me li guardai tutti d’un fiato.

Del Toro e il suo Frankenstein: il sogno di una vita

Per Guillermo del Toro, Frankenstein non è solo un film, ma il progetto della sua vita: un sogno che coltiva da oltre venticinque anni. La sua passione si riflette perfettamente nella sua magica Bleak House — una villa trasformata in un museo personale, dove ogni oggetto ha un significato profondo. Al centro dell’atrio troneggia l’enorme testa di Frankenstein, ispirata all’iconica interpretazione di Boris Karloff nei classici della Universal.

Aspettando il film più atteso di Venezia 2025, i 10 migliori e i 5 peggiori adattamenti di Frankenstein

 

2 pensieri su “Frankenstein, i 10 migliori e i 5 peggiori adattamenti del classico di Mary Shelley

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