I Goonies, 10 incredibili curiosità

Steven Spielberg, Richard Donner e Chris Columbus uniscono il loro straordinario talento per dare vita a un’indimenticabile avventura per ragazzi. Tra cunicoli sotterranei, galeoni nascosti negli abissi e un leggendario tesoro di pirati, un gruppo di giovani amici si imbarca in un’emozionante caccia al tesoro che metterà alla prova il loro coraggio, la loro amicizia e la loro fantasia. I Goonies festeggiano 40 anni di «tracobetti», ecco 10 incredibili curiosità sul cult di noi ragazzi degli Anni Ottanta.

Che significa Goonies?

Il nome Goonies deriva da Goon Docks, il quartiere di Astoria (Oregon) in cui vivono i protagonisti. Ma c’è di più: nel gergo americano, “goony” è un termine colloquiale che indica una persona goffa, un po’ stramba o sfigata. E in fondo è proprio questo che sono i Goonies: un gruppo di ragazzi semplici, un po’ outsider, ma uniti da un’amicizia autentica e da un irresistibile spirito d’avventura.

La reazione di stupore dei Goonies alla nave è autentica

Uno dei momenti più iconici de I Goonies è quando i ragazzi raggiungono la leggendaria nave del pirata Willy l’Orbo, dove si dice sia nascosto il suo tesoro. Per rendere questa scena il più autentica possibile, il regista Richard Donner decise di sorprendere davvero i giovani attori. Fece costruire un’imponente nave pirata – Inferno, nella versione italiana – lunga oltre 50 metri, realizzata in appena due mesi con l’aiuto di alcuni elementi recuperati dall’attrazione I Pirati dei Caraibi di Disneyland. Donner vietò agli attori di vedere il set in anticipo. Durante le riprese, li fece immergere in acqua e aspettare il segnale per riemergere: ciò che si vede nel film è la loro reazione genuina, di meraviglia e stupore, davanti al maestoso vascello che appariva per la prima volta ai loro occhi.

La nave di Willy l’Orbo non esiste più

Per non sprecare l’imponente veliero costruito per il film, la produzione tentò di venderlo all’asta al termine delle riprese. Tuttavia, nessun acquirente si fece avanti, e così, con grande rammarico, la nave Inferno venne smantellata.

La mappa del tesoro era macchiata di sangue vero

Lo scenografo J. Michael Riva riteneva che la mappa del tesoro apparsa nel film sembrasse troppo nuova per appartenere a un pirata vissuto oltre tre secoli prima. Decise quindi di trascorrere un intero pomeriggio a invecchiarla manualmente, spruzzando caffè per simulare macchie e usura. Ma voleva qualcosa di ancora più autentico: delle tracce di sangue sui bordi. Non trovando vernice rossa nel reparto scenografie, Riva improvvisò in modo estremo – si tagliò un dito e lasciò colare il proprio sangue lungo la pergamena. Il risultato fu una mappa davvero unica, intrisa non solo di mistero… ma anche di dedizione.

Il teschio del pirata Willy l’Orbo era vero

Ci si aspetterebbe una storia curiosa o divertente dietro la realizzazione della testa del leggendario pirata Willy l’Orbo. E una storia c’è… ma è molto più macabra del previsto: il teschio utilizzato sul set era autentico, appartenente a un vero essere umano. E non finisce qui. Al termine delle riprese, fu proprio questo macabro oggetto di scena che il regista Richard Donner decise di portare a casa come ricordo. Ancora oggi, il teschio del famigerato Willy troneggia nel suo studio, esposto accanto a un modellino della nave Inferno – un cimelio inquietante, ma perfettamente in linea con lo spirito avventuroso (e un po’ dark) de I Goonies.

I pipistrelli che svolazzano nelle grotte sotterranee sembrano veri… ma dietro c’è un classico trucco cinematografico

In realtà, quei pipistrelli non erano altro che papillon e mazzette di cartapesta nera, lanciati in aria da cannoni ad aria compressa per simulare il loro improvviso e caotico volo. Un espediente semplice ma ingegnoso, perfettamente in linea con la creatività artigianale che ha reso I Goonies un cult senza tempo.

Steven Spielberg ha diretto alcune scene ne I Goonies

Oltre a essere produttore esecutivo e ad aver ricevuto il credito per il soggetto (“Story by”), Steven Spielberg ha avuto un ruolo ancora più diretto nella realizzazione de I Goonies — letteralmente. Infatti, ha diretto in gran segreto alcune scene del film, tra cui quella in cui i ragazzi colpiscono le tubature della metropolitana e quella ambientata nel suggestivo pozzo dei desideri. Un contributo silenzioso ma significativo, che porta la sua inconfondibile impronta anche dietro la macchina da presa.

I Goonies è ambientato nello stesso universo de I Gremlins

Quando Chunk chiama la polizia per chiedere aiuto, l’agente dall’altra parte della linea non gli crede, convinto che si tratti dell’ennesima storia inventata. A un certo punto, cita perfino una delle sue precedenti “invenzioni”: “quelle piccole creature che si moltiplicano se ci versi sopra dell’acqua” — un chiaro riferimento a Gremlins. Il collegamento non è casuale: Steven Spielberg fu produttore esecutivo di entrambi i film, mentre lo sceneggiatore Chris Columbus firmò la sceneggiatura sia di Gremlins che de I Goonies. A rendere il legame ancora più evidente, c’è anche l’attore Corey Feldman, presente in entrambi i cult degli anni ’80.

La faccia di Sloth

Per trasformare l’ex giocatore di football John Matuszak — scomparso prematuramente a soli 38 anni per un infarto — nel tenero ma inquietante Sloth, servivano ben cinque ore di trucco ogni giorno. Il processo era estremamente elaborato: oltre alle protesi facciali, il team di make-up applicava un complesso meccanismo che consentiva a uno degli occhi di muoversi in modo indipendente, creando così il caratteristico sguardo asimmetrico del personaggio. Un risultato sorprendente, frutto di grande pazienza e maestria artigianale, che ha contribuito a rendere Sloth una delle figure più iconiche de I Goonies.

La Banda Fratelli, botte e lirica

L’idea di far cantare a Jake Fratelli arie celebri come Madama Butterfly di Puccini, Rigoletto di Verdi e la romanza Una furtiva lagrima di Donizetti fu proprio di Robert Davi, che vantava un passato da studente di canto lirico.

Durante le due scene in cui Anne Ramsey, nei panni della madre, lo schiaffeggia, gli schiaffi non erano affatto finzione: l’attrice, nota per il suo carattere forte, lo colpì davvero con energia. Il regista Richard Donner, consapevole della sua malattia e della sua imminente scomparsa (avvenuta nel 1988), le chiese di dare il massimo, per imprimere a quelle scene un’intensità autentica e indimenticabile.

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2 pensieri su “I Goonies, 10 incredibili curiosità

  1. Alcune di queste le conoscevo bene. I Goonies è uno di quei film che apprezzi da piccolo e quando lo riguarda da grande lo apprezzi ancor di più. Merita di essere un cult e non posso fare a meno di apprezzarlo

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