David Lynch, l’acclamato regista onirico di Twin Peaks, Blue Velvet e Mulholland Drive, è morto all’età di 78 anni lasciando un’eredità cinematografica assolutamente leggendaria. Lynch aveva rivelato di soffrire di enfisema, una malattia polmonare che aveva compromesso significativamente la sua salute negli ultimi anni. Nonostante le sfide, ha continuato a influenzare profondamente l’industria con il suo stile iconico e surreale. Molto è stato detto sui riferimenti al suo film preferito (Mago di Oz) in Cuore selvaggio, ma anche l’horror è una componente cruciale dell’immaginario lynchiano. La sua scomparsa rappresenta una perdita incolmabile per il mondo artistico. Celebriamo il visionario maestro del perturbante con la classifica di tutti i suoi titoli (dal peggiore al migliore).

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12. Dune (1984)

Il controverso adattamento del classico di fantascienza di Frank Herbert, è un’opera visivamente ambiziosa ma narrativamente travagliata. Sebbene criticato per la sua complessità e il ritmo irregolare, il film è diventato un cult per il suo stile barocco e la rappresentazione oscura e inquietante dell’universo di Arrakis. Il film segna la collaborazione con il pupillo, Kyle MacLachlan.

11. Inland Empire (2006)

Un viaggio onirico e disorientante nelle profondità della psiche, girato in digitale e caratterizzato da una narrazione frammentata e labirintica. Considerato uno dei lavori più sperimentali di Lynch

10. Fuoco cammina con me (1992)

Il prequel cupo e straziante di Twin Peaks, che narra gli ultimi sette giorni di vita di Laura Palmer. Con un’atmosfera opprimente e immagini disturbanti, il film approfondisce il dolore e il male che permeano la cittadina.

9. The Elephant Man (1980)

Prodotto da Mel Brooks, il biopic che racconta la storia vera di Joseph Merrick, un uomo gravemente deformato nell’Inghilterra vittoriana. Con un’elegante fotografia in bianco e nero e una profonda sensibilità, Lynch esplora temi di umanità, dignità e compassione.

8. Cuore selvaggio (1990)

Esplosiva favola noir che mescola romanticismo, violenza e surrealismo, seguendo la fuga appassionata di Sailor e Lula attraverso un’America caotica e pericolosa. Vincitore della Palma d’Oro a Cannes, il film unisce il lirismo onirico di Lynch a omaggi pulp e riferimenti a Il mago di Oz.

7. Una storia vera (1999)

Poetico road movie basato su eventi reali, che narra il viaggio di Alvin Straight attraverso l’America rurale a bordo di un tosaerba per riconciliarsi con il fratello malato. Con uno stile sorprendentemente sobrio, Lynch celebra l’umanità, la resilienza e la bellezza della vita quotidiana.

6. Strade perdute (1997)

Inquietante labirinto narrativo che esplora temi di identità, colpa e realtà frammentata, intrecciando due storie apparentemente separate. Con il suo stile ipnotico e le atmosfere claustrofobiche, Lynch crea un thriller psicologico oscuro e disturbante.

5. Twin Peaks (2017)

Revival della serie cult degli Anni 90 che riprende la storia a 25 anni dall’originale, immergendo il pubblico in un universo ancora più enigmatico e surreale. Kyle MacLachlan ritorna nel ruolo dell’agente speciale Dale Cooper, a cui si affiancano vecchi e nuovi membri del cast.

4. Mulholland Drive (2001)

Thriller psicologico che mescola il noir e l’onirico, seguendo il misterioso incontro di una donna amnesica e un’aspirante attrice a Los Angeles. Con una narrazione frammentata e surreale, Lynch esplora il confine tra sogno e realtà, creando un’opera affascinante e inquietante che sfida le convenzioni del cinema.

3. Velluto blu (1986)

Thriller psicologico che esplora l’oscurità sotto la superficie di una cittadina americana apparentemente idilliaca, affrontando temi di violenza, desiderio e perversione. Il film segna anche la collaborazione tra Lynch e la musa Isabella Rossellini con la quale intraprese una relazione durata quattro anni.

2. I segreti di Twin Peaks (1990-1991)

Co-creata con Mark Frost, è una serie culto che mescola mistero, soap opera e surrealismo, esplorando l’omicidio della studentessa Laura Palmer in una piccola cittadina dal volto ambiguo. Con il suo mix di umorismo macabro, simbolismo enigmatico e personaggi campy, ha ridefinito il genere thriller psicologico in tv.

1.Eraserhead (1977)

Debutto di David Lynch in un lungometraggio.Realizzato con un budget molto ridotto, il film cult è una distorsione surreale e inquietante della realtà, esplorando temi come la paternità, la paura e l’alienazione. La genesi di Eraserhead fu lunga e complessa, con Lynch che lavorò al progetto per oltre cinque anni, affrontando difficoltà economiche e logistiche. Tuttavia, il suo approccio visionario e l’uso di atmosfere oniriche e disturbanti hanno contribuito a creare un’opera unica, che avrebbe definito il suo stile caratteristico e aperto la strada a una carriera iconica nel cinema. Stanley Kubrick lo fece vedere al cast ed alla troupe di Shining, per prepararli alle atmosfere del progetto.