20 anni di Lost, come ha cambiato il mondo della serialità

Il rumore spiacevole che potresti aver udito alle 23:30 del 10 maggio 2010 è, probabilmente, il boato di disapprovazione di milioni di persone. Non erano tutti morti fin dall’inizio. La fusoliera sulla spiaggia del Pacifico dei destabilizzanti titoli di coda è stata inserita, intenzionalmente, per confondere lo spettatore. I 48 superstiti del volo 815 della Oceanic Airlines si sono schiantati, sono sopravvissuti, hanno scoperto la Botola, gli Altri e la Dharma, trovando redenzione in un cammino di equazioni spirituali: l’Isola (che in realtà era Oahu nelle Hawaii) era la bilancia del bene e del male. I protagonisti erano, dunque, tutti vivi quando si sono ritrovati per la prima volta nell’oasi elettromagnetica ma tutti morti quando si ricongiungono, in quella sorta di limbo, in uno dei finali più controversi della storia della serialità.

Vent’anni fa, Jack Shephard aprì gli occhi e la tv non fu mai più la stessa. Lost debuttò il 22 settembre 2004. Presentato come il pilota più costoso di sempre (all’epoca costò 14 milioni di dollari), rappresentava una scommessa rischiosa, ma grazie a un episodio in due parti dalle dimensioni di un blockbuster che introdusse un cast di 17 attori, insieme a diversi misteri criptici, Lost divenne un successo durante quella notte stessa. Per sei stagioni, ha fornito una delle più grandi esperienze televisive condivise e ha anticipato il modo in cui avremmo consumato la tv per i prossimi due decenni. Creata da J. J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber per il network ABC, Lost ha ricevuto centinaia di riconoscimenti, tra cui il Premio Emmy per la miglior serie drammatica nel 2005 e Golden Globe nella stessa categoria nel 2006.

È difficile nominare uno show più influente andato in onda nel XXI secolo. Lost ha fuso la mitologia dei grandi classici della tv – The Twilight Zone, Twin Peaks, Il Prigioniero – con attenzione allo sviluppo del personaggi quasi da rivaleggiare con successi della HBO: I Soprano, The Wire, Six Feet Under e Deadwood. Se avete amato il racconto-puzzle di True Detective, Westworld e Dark, sappiate che Lost è arrivato prima. Se siete un fan di Orange Is the New Black, Lost stava usando i flashback in un modo molto simile un decennio prima. Se vi siete appassionati a Game of Thrones e alla volontà di uccidere i personaggi principali, sappiate che Lost lo aveva fatto prima che George R. R. Martin pubblicasse Il banchetto dei corvi.

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