Gli invasati, l’horror archetipo del genere «case infestate»

Molti di voi hanno visto e amato Hill House, la popolare serie da brivido creata da Mike Flanagan per Netflix. Ma solo pochi sanno che altro non è che un remake del classico del cinema a cui si ispira. Stiamo parlando de Gli Invasati (in originale The Haunting). Il capolavoro del genere horror diretto da Robert Wise e incentrato su un gruppo introdotto al paranormale in una lugubre magione diroccata del New England infestata dai fantasmi: la Hill House (che in realtà era Ettington Park nel Warwickshire). Uscito 60 anni fa, il film archetipo delle ghost story è basato sul romanzo di Shirley Jackson del 1959 The Haunting of Hill House, adattato per il grande schermo da Nelson Gidding.

Anche se tecnicamente è una storia di fantasmi, i fantasmi non sono ciò che ci spaventano. La paura è tutta nei dettagli, giocati nei minimi elementi sonori e visivi: dai sinistri effetti elettronici di Humphrey Searle alle claustrofobiche scenografie gotiche, con elementi decorativi in stile rococò. I set interni sono stati costruiti in maniera magistrale da Elliot Scott, e girati presso gli MGM-British Studios di Borehamwood, Hertfordshire.

Martin Scorsese lo ha inserito al primo posto nella sua lista degli 11 horror più terrificanti di tutti i tempi. Oggi, la casa dove sono stati girati gli esterni è un hotel di lusso. Da non confondere con il remake del 1999 con Catherine Zeta-Jones, benché (allarme spoiler) Owen Wilson venga decapitato da un gigantesco leone in metallo.

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