70 anni fa, un’intera nazione piangeva la scomparsa di Eva Perón. First lady argentina e icona senza tempo, stroncata da un tumore all’utero a soli 33 anni. Per la ricorrenza, Disney plus ha lanciato una miniserie che ne ripercorrere il mito e la leggenda attorno alla sua salma. A metà tra biopic e thriller, Santa Evita segue il viaggio del corpo imbalsamato di una delle donne più influenti del XX secolo (interpretata da Natalia Oreiro) che non troverà il riposo e una sepoltura degna per un quarto di secolo.
Santa Evita è una storia vera?
Di umili origini, María Eva Duarte de Perón – chiamata affettuosamente Evita – nasce nel villaggio di Los Toldos, presso Junín, a sud-ovest di Buenos Aires, il 7 maggio 1919. Seconda moglie del presidente Juan Domingo Perón, divenne politica e sindacalista venerata dal popolo. Con la sua morte prematura, avvenuta il 26 luglio 1952, il popolo cadde nella disperazione.
Per preservare perfettamente il suo corpo, fu chiamato Pedro Ara, un noto imbalsamatore. Il corpo di Eva fu poi esposto nel suo ufficio, mentre veniva costruito un monumento in suo onore per ospitarlo. Tuttavia, prima che il memoriale potesse essere completato, Juan Perón fu costretto a fuggire dall’Argentina a seguito del colpo di stato del 1955.
Ed ecco che la salma della first lady cominciò a terrorizzare i suoi oppositori, diventando per loro un’ossessione, un problema di cui disfarsi. E così il corpo di Evita a un certo punto sparisce. Viene nascosto per sedici anni, per evitare che diventi un simbolo contro il regime. Viene, addirittura, moltiplicato in serie di più esemplari identici, con l’obiettivo di sottrarlo a macabri tentativi di rapimento. Trasferito, ricercato addirittura dai servizi segreti, infine idolatrato, reso mitico dall’aura di santità che emana la sua leggenda.
A raccontarne il mito della salma di Evita, lo scrittore Tomás Eloy Martínez nel bestseller del 1995 da cui è stata tratta la serie. Santa Evita è diventato con il tempo il romanzo più tradotto della storia della letteratura argentina.
Attualmente, Eva Perón è considerata con la stessa riverenza della Vergine Maria da una parte significativa della popolazione argentina.