Leggenda vuole che sia stata una scelta estetica; secondo i suoi detrattori, per rinnegare le radici afroamericane. In realtà, quando 12 anni fa ci lasciò Michael Jackson, l’autopsia confermò che il re del pop soffriva di vitiligine. Gli fu diagnosticata nel 1986.
La vitiligine è una malattia dermatologica che coinvolge la pigmentazione cutanea, causata dalla mancanza di melanina che porta a una progressiva depigmentazione della cute, ovvero a uno schiarimento irregolare della pelle.
Il guanto scintillante, il nastro sulle dita, le maniche lunghe anche d’estate, il cappello e la mascherina servivano a coprire queste macchie antiestetiche, fonte di imbarazzo per Jacko.
Karen Faye, truccatrice personale, di Michael Jackson ha coperto la vitiligine del cantante con un pesante make-up.
Jackson soffriva anche di lupus eritematoso sistemico o forse discoide. Queste due malattie causano elevata fotosensibilità ai raggi solari e danni cutanei.