A 10 anni dal primo grande successo, il regista di Una Notte da Leoni Todd Phillips torna sulle scene con Joker. Il film Leone d’Oro a Venezia 2019 che narra le inedite origini dell’iconico supercriminale nemesi di Batman. Il Joker secondo Phillips esiste in un mondo ‘separato’ da quello del DCEU come Wonder Woman, Aquaman e Justice League. Nel rossetto sbavato del clownesco villan, il Joaquin Phoenix in odore di statuetta dorata. Per calarsi nei vistosi panni del cabarettista fallito Arthur Fleck, Joker Joaquin ha perso 23 chilogrammi benché, all’inizio, pensasse di dover ingrassare. L’Oscar mancato per Walk the Line (dove intrepretava un fenomenale Johnny Cash) ha usato, inotre, un make-up molto simile a quello di John Wayne Gacy, il famigerato serial killer che spesso intratteneva i bambini vestito da ‘Pogo il Clown’. Aspettando una delle pellicole più attese di fine anno, ecco quattro cose che devi fare prima di guardare Joker.

1. Guardare L’uomo che ride di Paul Leni. Il film muto del 1928 che Todd Phillips e il co-sceneggiatore Scott Silver hanno usato come riferimento. (Qui sotto nella versione integrale):

2. Ascoltare le registrazioni di persone affette da un disturbo emotivo di origine neurologica, note come Pseudobulbar affect o “risata patologica”, fruite da Joaquin Phoenix per creare la sua ossessiva e disperata risata.

3. Leggere la graphic novel, Batman-The killing Joke firmata da Alan Moore e Brian Bolland nel 1988. Fumetto a cui il regista si è ispirato per il suo film ambientato, proprio, negli anni Ottanta.

4. Recuperare il cult di Scorsese con De Niro, Re per una notte: il film del 1982 che ha fortemente influenzato Todd Phillips. In Joker, Bob è il conduttore di talk show Murray Franklin che contribuirà al crollo psicologico del protagonista, il cabarettista Arthur Fleck. Joker e Murray sono un diretto omaggio a Rupert Pupkin, stand-up comedian fallito e squilibrato,  e al suo ostaggio Jerry Langford il comico e presentatore interpretato da Jerry Lewis.