Dal triplo axel all’attacco all’avversaria Nancy Kerrigan fino ai capricci sulla pista di ghiaccio di Lillehammer. Guarda i filmati originali della campionessa olimpica che ordinò il pestaggio della sua avversaria, prima del biopic con Margot Robbie.

La prima volta che Tonya Harding eseguì il triplo axel (accade al secondo 57) ai campionati nazionali statunitensi del febbraio 1991. Fu la prima pattinatrice americana a rompere questo record. Quell’anno (e in tutta la sua carriera), eseguì altre tre volte quel difficile salto: una volta ai Mondiali (dove arrivò seconda dietro a Kristi Yamaguchi) e due volte allo Skate America, in ottobre.

L’aggressione a Nancy Kerrigan: il 6 gennaio 1994, la pattinatrice fu aggredita dopo una sessione di allenamento ai Campionati nazionali. Fu costretta a ritirarsi momentaneamente, e il titolo nazionale andò alla Harding. Dalle indagini risultò che Jeff Gillooly aveva pagato Shane Stant affinché colpisse la Kerrigan al ginocchio destro con una sbarra. Rivelò di averlo fatto d’accordo con la ex moglie Tonya per mettere fuori gioco la rivale in vista dei Giochi olimpici invernali.

I piagnistei ai Giochi olimpici di Lillehammer (febbraio 1994): Tonya Harding si presentò all’ultimo minuto e, sbagliato completamente il primo salto della sua esibizione, si avvicinò in lacrime alla postazione dei giudici chiedendo di poter riprendere l’esercizio a causa di un laccio rotto di uno dei pattini. Alla fine terminò la competizione all’ottavo posto, mentre la Kerrigan, che nel frattempo si era ripresa ed era stata ammessa a gareggiare, conquistò la medaglia d’argento dietro all’ucraina Oksana Bajul. Quando si dice, Karma.
Pingback: 5 anni di Scarlet Boulevard, la top 10 dei lettori | Scarlet Boulevard