Per il giorno più romantico dell’anno, Guillermo Del Toro ci invita ad immergerci in The Shape of Water, la fiaba liquida che affiora nelle sale italiane, proprio, a San Valentino. Vincitore del Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia (che ha, appena, nominato del Toro presidente di giuria dell’edizione 2018) e candidato a 12 premi BAFTA, il capolavoro del regista messicano con protagonista una strepitosa Sally Hawkins punta alla statuetta principale (quella per Miglior Film) con le sue 13 nomination agli Oscar (incluse quelle per Miglior Regista, Miglior Attrice Protagonista e Miglior Colonna Sonora ad Alexandre Desplat). La nostra storia è ambientata nella Baltimora della metà degli anni cinquanta in piena Guerra Fredda. Elisa, un’addetta alle pulizie affetta da mutismo, e la sua collega, che lavorano all’interno di un laboratorio governativo, finiranno per scoprire una creatura anfibia all’interno di una cisterna d’acqua. Eccovi, 10 curiosità sul film più magico dell’anno che racconta la storia della “principessa senza voce” innamorata di un mostro con le squame dal cuore gentile.
- L’idea del film nasce come remake de Il mostro della laguna nera di Jack Arnold. Quando del Toro era in trattative con la Universal chiese di poter girare la pellicola dal punto di vista della creatura, in cui essa finiva con la protagonista femminile, ma la casa di produzione rigettò l’idea.
- Lo scenografo Paul D. Austerberry ha rivelato che l’idea originale del regista era di realizzare la pellicola in bianco e nero, ma poi gli fu offerto un budget più alto di 19,5 milioni di dollari per realizzarlo a colori.
- L’appartamento di Elisa è ispirato a quello visto nel classico Scarpette Rosse (1948)
- Il regista ha dichiarato che ci sono voluti nove mesi per definire l’aspetto del mostro anfibio…
- Ha affidato il compito di dare forma alla Cretura agli scultori Dave Grasso, David Meng e Mike Hill.
- Mike Hill viene definito da del Toro «il padre della Creatura» poiché, anni prima, l’artista aveva sigillato un legame con il regista messicano stupendolo con una scultura personalizzata di Boris Karloff/ Frankenstein.
- Guillermo del Toro ha scritto la sceneggiatura con Sally Hawkins in mente «una luminosità, una bellezza, quasi magica, eterea».
- Secondo un’intervista al canale televisivo della National University of Mexico, Del Toro rivelò che se questo film si fosse rivelato un flop si sarebbe ritirato dalla regia.
- Le 12 settimane di riprese si sono svolte a Hamilton, Ontario. Il 95% del film è stato girato in uno studio, e gli esterni limitati richiedevano molta pioggia che doveva essere creata artificialmente e riscaldata a causa del freddo inverno canadese.
- Per il ruolo della timida Elisa, addetta alle pulizie sordomuta, Sally Hawkins si è preparata guardando i film di Charles Chaplin, Stanlio&Ollio, Buster Keaton e Audrey Hepburn.
- La scena di danza tra la creatura ed Elisa è un omaggio a Fred Astaire e Ginger Rogers in Seguendo la flotta (1936).
- La locandina del film è stata disegnato a mano dall’artista taiwanese-americano, James Jean.
- Come per la duologia informale di film fantastici ambientati durante la guerra (quella Civile de La spina del diavolo e il dopoguerra spagnolo de Il Labirinto del Fauno), anche questo film di del Toro è un genere fantasy ambientato in un contesto bellico.
- Fino ad ora, la pellicola è stata accusata di plagio, ben, quattro volte. Per aver rubato elementi della trama alla commedia Let Me Hear You Whisper del drammaturgo Paul Zindel, dal cortometraggio The Space Between Us del 2015 di Marc S. Nollkaemper e dal romanzo sovietico Amphibian Man adattato al cinema nel 1962. Le ultime arrivano dal regista francese Jean-Pierre Jeunet che accusa il collega messicano di essersi ispirato al suo Delicatessen per la scena di danza tra Sally Hawkins e Richard Jenkins.
Ho trovato splendido il film, assolutamente romantico e visionario. In un articolo ho messo in relazione il mito delle anime gemelle raccontato da Platone e la storia di Elisa e della creatura. Se ti va, leggilo. Grazie 🙂
Grazie a te! 🙂
Pingback: Scene sott’acqua da film e cartoni Disney | Scarlet Boulevard
Pingback: I mostri marini più terrificanti del cinema | Scarlet Boulevard