Domhnall Gleeson programmatore informatico invischiato in un triangolo amoroso con una bellissima donna-robot, confinata (dall’inventore Oscar Isaac) in un attico lacustre, nell’esordio alla regia di Alex Garland (già sceneggiatore di Sunshine, 28 giorni dopo e The Beach per Danny Boyle) da oggi in sala. Ecco, i segreti del lato sexy di A.I. Artificial Intelligence…
- Realizzato con un budget di 15 milioni di dollari, il film ha incassato oltre $ 36.000.000 in tutto il mondo.
- Le riprese (iniziate il 15 luglio e conclusesi nel settembre 2013) si sono svolte in Norvegia, tra le due settimane a Valldal (dove lo Juvet Landscape Hotel ha fruito da set per l’attico di Nathan) ed il fiordo Sognefjord, e nei Pinewood Studios di Londra.
- Per il ruolo di Ava (la donna androide) fu inizialmente scelta la britannica Felicity Jones che ha rifiutato in favore della svedese, Alicia Vikander.
- Il titolo del film deriva dalla frase latina “Deus ex machina” mutuata dal greco (“apò mēchanḗs theós”) che significa letteralmente “divinità (che scende) dalla macchina”. La frase trae origine dalla tragedia greca: l’attore che interpretava il dio era posizionato su una rudimentale gru in legno, mossa da un sistema di funi e argani, chiamata appunto mechanè. L’attore veniva calato sulla scena dall’alto, simulando dunque l’intervento di una divinità che scende dal cielo.
- Caleb (Gleeson) allude al fatto che solo Dio è in grado di creare una nuova vita. I tre personaggi principali hanno tutti appropriati nomi biblici. Ava è una forma di Eva, la prima donna, Nathan è stato un profeta alla corte di Davide, e Caleb era uno dei dodici uomini inviati da Mosè ad esplorare la terra di Canaan.
- Secondo quando dichiarato dal regista-sceneggiature, Alex Garland, le principali ispirazioni cinematografiche sono state 2001: Odissea nello spazio, Shining (entrambi di Kubrick) e Stati di allucinazione di Ken Russell.
- Classe 1970, Garland è stato folgorato dall’idea di Ex Machina all’età di 12 anni, quando mamma e papà gli hanno regalato il suo primo personal computer.
- (A circa 12 minuti dall’inizio del film) Caleb incontra Ava sullo sfondo di una colonna sonora (Re, Mi, Do, Do, So) che cita Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg (1980).
- Nel 2013, Domhnall Gleeson aveva avuto un volto sintetico con intelligenza artificiale nell’episodio “Right Back” (Torna da me) della seconda stagione di Black Mirror.
- Per tutto il film predominano i colori rosso, blu e verde (la foresta verde, il corridoio di mattoni rossi, le funzioni di rosso e blu della tastiera, ecc): un chiaro riferimento al modello di colore RGB, utilizzato per visualizzare immagini in sistemi elettronici come i computer.
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