Dal supereroe pennuto di Iñárritu al Nodo alla Gola di Alfred Hitchcock fino a Time Code con la Hayek. Ecco, cosa succede quando Keaton, Salma e soci vengono catturati in un unico piano sequenza…
- In corsa per 9 statuette agli imminenti Academy Awards, il film del regista messicano è girato in un unico piano sequenza e, cioè, che non ci sono stacchi tra una scena e l’altra.
- Il Piano Squenza è un’inquadratura così lunga da svolgere il ruolo di un’intera scena. È una tecnica che rifiuta la “frammentazione” del montaggio, in quanto si articola su una ripresa che non possiede “stacchi”.
- Naturalmente, in Birdman gli stacchi ci sono ma sono camuffati dall’artigiano del montaggio Douglas Crise che ha reso il tutto fluido, come se la cinepresa non smettesse mai di girare.
- Il cast di Birdman ha registrato scene che variavano dagli 8 ai 12 minuti, ovviamente, senza interruzione. Se gli attori sbagliavano si ricominciava tutto d’accapo. Le sequenze, spesso, vendevano coinvolti anche sette interpreti in una singola scena, tutti coreografati alla perfezione. In una sceneggiatura strutturata a labirinto, ogni frammetto girato doveva essere esattamente allineato al precedente.
- Bisogna distinguere il “piano sequenza” dal “long take”, una ripresa senza stacchi che non contiene in essa una sequenza intera che si auto-conclude senza stacchi. Continua a sfogliare per scoprire gli altri esempi di Piano Sequenza…
- Nodo alla gola del 1948 è stato girato in 11 piani sequenza anche se, Alfred Hitchcock, avrebbe voluto realizzarlo in un unico long take ma le tecniche dell’epoca non lo consentivano. Le bobine della macchina da presa contenevano un metraggio sufficiente per girare piani sequenza da una decina di minuti l’uno. Per simulare la continuità spazio-temporale, il Maestro del Brivido ha suturato gli 11 piani sequenza tra loro sfruttando le superfici nere sopra le quali la cinepresa capitava (schiene di personaggi, pareti, armadi, ecc.), rendendo invisibili i tagli. L’impressione che ne risulta è che il giallo sia girato in un’unica inquadratura.
- Arca Russa (2002) è girato, realmente, con un unico piano sequenza grazie all’uso del digitale che sopperisce al problema della pellicola troppo corta in un unico caricatore. Il regista Aleksandr Sokurov si è avvalso di una videocamera Sony HDW-F900 realizzata, appositamente, per ripercorrere l’epopea dello Zar di Russia.
- La casa muta (2012) del latino Gustavo Hernandèz è un horror girato in un unico piano sequenza. Le riprese sono durate solo quattro giorni, usufruendo di una fotocamera Canon EOS 5D Mark II ad alta definizione.
- Elettra amore mio (1974) di Miklós Jancsó è un altro esempio di unico piano sequenza.
- Timecode (2000). Il regista Mike Figgis racconta quattro storie parallele, riprese con quattro videocamere per un film di 93 minuti, girato in un unico piano sequenza. Nel cast: Salma Hayek e Stellan Skarsgård.
- Empire (1964) di Andy Warhol è un film muto in bianconero. Consiste in un unico metraggio rallentato di otto ore e cinque minuti dell’Empire State Building di New York. Fu girato nella notte a cavallo fra il 25 e il 26 luglio fra le ore 20:06 e 2:42, dal quarantunesimo piano del Time-Life Building (sede della Rockefeller Foundation).
- L’uscita dalle officine Lumière (1895) degli omonimi Frère è girato in un unico piano sequenza come, del resto, tutti i film agli albori fino all’avvento del montaggio, per opera del pioniere Edwin S. Porter. È il primo film a essere visto dal pubblico e dunque indicato come il punto di partenza della storia del cinema.