Piccoli Brividi, 10 curiosità sulla serie degli Anni ’90

Il 27 ottobre 1995, debuttava in tv Piccoli brividi. La serie teen-horror antologica andata in onda in Canada e negli Stati Uniti d’America per quattro stagioni e basata sulla popolare collana di libri per ragazzi di R. L. Stine.  Gli episodi hanno tutti dei protagonisti diversi, di solito quasi sempre adolescenti o bambini che si ritrovano ad affrontare un’avventura soprannaturale con personaggi o cose irreali; esattamente come nei romanzi, al termine delle puntate non è sempre presente un lieto fine. Piccoli Brividi ha poi generato video games, due adattamenti cinematografici e una serie revival su Disney Plus. Ecco, 10 cose da sapere…

Perché i poteri di mutaforma di Pennywise rendono It: Welcome to Derry più terrificante

Tutto comincia con un palloncino rosso. Ambientata nel 1962, It: Welcome to Derry esplora le origini del male che infesterà la cittadina di Derry, rivelando la nascita di Pennywise, il mutaforma che si nutre di paura. Diretto da Andy Muschietti e prodotto con la sorella Barbara, il prequel si ispira al romanzo di Stephen King e al suo universo oscuro. I Muschietti spiegano che Pennywise apparirà di rado, proprio per mantenerne l’imprevedibilità e il terrore. L’orrore, dicono, vive nell’attesa: nel non sapere quando e dove il clown colpirà.

Together, il finale del body horror con Allison Brie e Dave Franco (spiegato)

C’è chi dice che l’amore sia un legame invisibile, un filo rosso che unisce due anime. Nel caso di Together, il filo è fatto di carne, tendini e liquidi corporei. Il film d’esordio di Michael Shanks, venduto a Neon per l’esorbitante cifra di 17 milioni di dollari dopo il trionfo a Sundance, è una lettera d’amore scritta con sangue coagulato e umorismo nero, un’analisi viscerale (in tutti i sensi) della dipendenza affettiva trasformata in incubo fisico.