Le cronache di Narnia: Il leone, la strega e l’armadio è uno dei film fantasy più adatti alla visione familiare nel periodo natalizio perché il Natale non è solo un elemento decorativo, ma parte integrante del significato della storia. A differenza de Il Signore degli Anelli, il film di Andrew Adamson è esplicitamente legato all’immaginario e ai temi natalizi, fedeli allo spirito dei libri di C. S. Lewis.
Narnia vive sotto la maledizione della Strega Bianca, che ha imposto un “Lungo Inverno”: «sempre inverno e mai Natale». Questa frase riassume perfettamente la natura del suo dominio: un mondo congelato non solo nel clima, ma anche nella speranza. Le immagini del film—la foresta innevata, il lampione acceso nella notte, la neve che cade dolcemente—richiamano fortemente l’atmosfera del Natale tradizionale, evocando attesa, memoria e meraviglia.
Il ritorno del Natale a Narnia coincide con l’arrivo di Aslan, il salvatore annunciato. Il film sottolinea questo legame mostrando il ritorno di Babbo Natale, assente finché la Strega regna incontrastata. I suoi doni ai bambini Pevensie non sono giocattoli, ma strumenti per affrontare il male: un richiamo al significato più profondo del Natale come preparazione alla lotta, al sacrificio e alla redenzione, non solo come festa spensierata.
Il Natale, nel film, segna quindi una svolta: l’inverno comincia a cedere, la speranza ritorna e il male perde il suo controllo assoluto. Questo momento di luce anticipa il cuore spirituale della storia, che si compirà con la morte e resurrezione di Aslan. Per questo motivo, il film è al tempo stesso un racconto natalizio ed “easter movie”: il Natale annuncia la salvezza, mentre la Pasqua ne realizza pienamente il significato.
In conclusione, Il leone, la strega e l’armadio utilizza il Natale come simbolo centrale di rinascita, attesa e redenzione. È proprio questa dimensione—più che le battaglie o lo spettacolo fantasy—a rendere il film una scelta particolarmente adatta al periodo natalizio e una storia che va oltre il semplice intrattenimento.









