Quando nel maggio del 2019 Parasite fece il suo debutto al Festival di Cannes, pochi avrebbero potuto immaginare che quel film coreano avrebbe riscritto la storia del cinema mondiale. Diretto da Bong Joon Ho, già noto per opere come Memorie di un assassino e Snowpiercer, il film conquistò immediatamente pubblico e critica, aggiudicandosi la Palma d’Oro e aprendo una nuova era per il cinema internazionale.
Dalle origini teatrali al grande schermo
La genesi di Parasite affonda le radici nel 2013, quando Bong scrisse una pièce teatrale che affrontava i temi della disuguaglianza sociale e delle barriere di classe. Anni dopo, il regista ne trasse una bozza cinematografica di 15 pagine, che la co-sceneggiatrice Han Jin-won divise in tre diverse versioni. Bong ha dichiarato di essersi ispirato a due opere molto diverse: il film coreano del 1960 The Housemaid e il caso delle sorelle Christine e Léa Papin, due domestiche francesi protagoniste di un crimine efferato negli anni ’30.
Le riprese si svolsero tra maggio e settembre del 2018, con un team tecnico di altissimo livello: il direttore della fotografia Hong Kyung-pyo, il montatore Yang Jin-mo e il compositore Jung Jae-il. Il risultato fu un film visivamente elegante, narrativamente tagliente e tematicamente universale.
Un successo mondiale
Distribuito in Corea del Sud da CJ Entertainment il 30 maggio 2019, Parasite ottenne un consenso unanime. Critici e spettatori elogiarono la regia impeccabile di Bong, la sceneggiatura ricca di sfumature e la straordinaria performance del cast, capitanato da Song Kang-ho. Con un budget di soli 11,4 milioni di dollari, il film incassò 258 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando un fenomeno globale.
Gli Oscar e la consacrazione
Il trionfo di Parasite raggiunse l’apice durante la 92ª edizione degli Academy Awards, dove fece la storia vincendo l’Oscar al miglior film: fu il primo film non in lingua inglese a ottenere questo riconoscimento. Vinse inoltre altri tre premi: miglior regia, migliore sceneggiatura originale e miglior film internazionale.
Con questi successi, Parasite divenne anche il primo film sudcoreano a ricevere qualsiasi riconoscimento agli Oscar e uno dei soli quattro film nella storia ad aver conquistato sia la Palma d’Oro sia l’Oscar al miglior film — un traguardo che non si vedeva da oltre 60 anni.
Il film si aggiudicò inoltre il Golden Globe per il miglior film in lingua straniera, il BAFTA per il miglior film non in lingua inglese e il SAG Award per la miglior performance corale del cast — un altro primato assoluto per un film non in inglese.
L’eredità di un capolavoro
A distanza di anni, Parasite è considerato il capolavoro assoluto di Bong Joon Ho. Nel 2022 la prestigiosa rivista Sight and Sound lo ha inserito tra i 100 migliori film di tutti i tempi, collocandolo al 90º posto. Nel 2025, il New York Times lo ha proclamato il miglior film del XXI secolo, basandosi sui voti di lettori, registi e attori.
Leggi anche:









