Tron: Ares, terzo capitolo del franchise scritto e diretto da Steven Lisberger, prosegue l’universo sci-fi puntando più sulla nostalgia che sull’innovazione. Il film originale, con protagonista Jeff Bridges è considerato un cult, il primo a concentrarsi sulla realtà virtuale e a fare grande uso della computer grafica, ottenendo due candidature agli Oscar 1983 e il primo sonoro Disney interamente in Dolby Stereo.ù
1. Il film originale è stato ispirato da Pong
Rilasciato nel 1982, il primo TRON ha introdotto i fan nel mondo della Griglia, con il brillante Kevin Flynn, il villain MCP (Master Control Program), il suo braccio destro Sark, e naturalmente l’eroe TRON.
Le origini del film risalgono al 1976, quando l’animatore Steve Lisberger venne a conoscenza di un demo reel creato dalla società informatica MAGI. L’idea lo affascinò come nuova frontiera dell’animazione, ma il concetto di un film ambientato nel mondo dei videogiochi prese forma solo quando Lisberger scoprì il rivoluzionario videogioco Pong.
2. Anche Alice nel Paese delle Meraviglie ha ispirato il film
Nel film, Kevin Flynn (interpretato da Jeff Bridges) viene digitalizzato e trasportato in un mondo informatico, mentre cerca di dimostrare che la compagnia ENCOM ha copiato il suo gioco Space Paranoids. Oltre a Pong, un’altra ispirazione importante fu il romanzo del 1865 di Lewis Carroll, Alice nel Paese delle Meraviglie, la storia di una bambina misteriosamente trasportata in un mondo strano, che Lisberger citò come modello narrativo.
3. Gli effetti speciali usarono pochissima memoria
Oggi diamo per scontato avere a disposizione enormi quantità di memoria digitale. Eppure, per gli effetti speciali di TRON furono sufficienti soli 2 megabyte di memoria e 330 megabyte di spazio su disco.
4. Un arcade game uscì un mese dopo il film
Non sorprende che un film sui videogiochi diventasse a sua volta un videogioco. Il gioco, intitolato semplicemente TRON, venne prodotto da Bally Midway e rilasciato circa un mese dopo l’uscita del film, nel agosto 1982. L’anno successivo uscì il seguito, Discs of TRON.
5. La sequel arrivò quasi 30 anni dopo
All’epoca, Disney considerò TRON un fallimento finanziario, nonostante oggi sia un classico innovativo. Per questo motivo il sequel arrivò solo quasi tre decenni dopo: TRON: Legacy debuttò il 30 novembre 2010 a Tokyo, e qualche settimana dopo negli Stati Uniti. Jeff Bridges tornò nel ruolo di Kevin Flynn e prestò anche la voce per CLU, la sua versione digitale aggiornata.
6. Effetti speciali di TRON: Legacy, un’impresa enorme
Per TRON: Legacy Disney volle spingersi oltre rispetto al primo film. Dieci diverse compagnie lavorarono per due anni per creare i 1.565 effetti visivi presenti nel film.
7. L’aspetto di CLU si basò su un film del 1984
Per creare la versione ringiovanita di Jeff Bridges nei panni di CLU, si prese come riferimento il film del 1984 Against All Odds, così da rendere il personaggio più giovane rispetto ai 61 anni dell’attore al momento delle riprese, ma più adulto rispetto al Kevin Flynn originale.
8. La serie animata TRON
Due anni dopo TRON: Legacy, Disney rilasciò la serie animata Tron: Uprising, trasmessa su Disney XD. La serie, ambientata tra gli eventi di TRON e TRON: Legacy, racconta le avventure di Beck, un giovane programma che guida la ribellione contro CLU. La serie durò 19 episodi e vinse due Annie Awards e un Primetime Emmy per l’Art Direction, ma non furono prodotte ulteriori stagioni.
9. TRON Lightcycle/Run non è stata la prima attrazione Disney ispirata al film
Il TRON Lightcycle Power Run aprì a Shanghai Disneyland nel 2016, diventando un’attrazione di punta del parco. La versione di Walt Disney World è praticamente identica a quella cinese.
Tuttavia, la prima attrazione Disney ispirata a TRON fu una modifica del PeopleMover a Disneyland, Anaheim, nel 1977: la Superspeed Tunnel ospitava immagini di auto da corsa e, dopo l’uscita di TRON nel 1982, venne aggiornata con scene del film. La narrazione cambiò da una guida femminile piacevole a una voce maschile computerizzata.
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