L’atteso horror con Mia Goth prende ispirazione da altrettanti horror, creando un divertente pastiche di un genere che ha raggiunto il suo massimo splendore negli anni ’70 e ’80. Al cinema dal 28 agosto, MaXXXine è la conclusione della trilogia di Ti West per A24 iniziata con X: A Sexy Horror Story e Pearl. Il film segue Maxine Minx, un’attrice porno che aspira a diventare una star mainstream di Hollywood. Sfortunatamente, quando realizza questo sogno, il suo torbido passato la raggiunge lasciando una scia di morti dietro di sé.
Come i due capitoli già usciti, il film MaXXXine rende omaggio agli horror che sono venuti prima di lui. Poiché è ambientato nel 1985 a Hollywood, si concentra principalmente sugli horror di questo decennio e di quello precedente. Piuttosto che slashers anni ’70 o technicolor anni ’50, MaXXXine presta molta più attenzione all’horror d’exploitation, al thriller psicologico e al noir. Le ispirazioni di Ti West possono essere riconosciute attraverso i paralleli tematici, narrativi e di scena.
Psycho (1960), il thriller psicologico di Hitchcock.
Non aprite quella porta (1974), lo slasher horror basato su una storia vera.
L’uccello dalle piume di cristallo (1970), il giallo di Dario Argento acclamato a livello internazionale.
The Burning Hell (1974), film horror cristiano di propaganda.
Scream 3 (2000), il sequel del caposaldo di Wes Craven che ha riscritto le regole dello slasher.
Non aprite prima di Natale! (1984), uno slasher britannico d’exploitation.
Omicidio a luci rosse (1984), il neo-noir erotico di Brian De Palma.
Hardcore (1979), il crime thriller di Paul Schrader con elementi a luci rosse.
L’occhio che uccide (1960), thriller-horror d’exploitation.
L’angelo della vendetta (1981) il rape-revenge horror di Abel Ferrara
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