It Ends With Us, la faida tra Blake Lively e Justin Baldoni (spiegata)

Blake Lively e Justin Baldoni sono i protagonisti dell’adattamento del bestseller di Colleen Hoover, It Ends With Us. Il film prodotto dall’ex Gossip Girl e diretto dal suo co-protagonista sta sbancando al botteghino mondiale con 80 milioni di dollari (quattro volte il suo budget). In Italia uscirà il 21 agosto. Nonostante l’alchimia sullo schermo, tra le due star sarebbe scoppiata una faida social che sta sfociando nel surreale. Ma andiamo con ordine.

Di cosa parla It Ends With Us? La storia ruota attorno a Lily Bloom (Lively), una donna che cerca di superare un passato segnato da un’infanzia traumatica con un padre abusivo. Dopo aver realizzato il sogno di aprire un negozio di fiori a Boston, la donna incontra Ryle Kincaid (Baldoni), un affascinante neurochirurgo con cui inizia una relazione intensa. Tuttavia, con il tempo, Lily si rende conto che Ryle mostra comportamenti violenti simili a quelli del padre, facendo riemergere le sue paure. La situazione si complica ulteriormente quando Atlas Corrigan (Brandon Sklenar), il primo amore di Lily, ritorna nella sua vita, mettendo in crisi la sua relazione con Ryle e costringendola a prendere una decisione difficile.

La faida tra Blake Lively e Justin Baldoni spiegata (punto per punto):

  • Cinque anni fa, i Wayfarer Studios di Baldoni si sono assicurati i diritti del romanzo del 2016 e Lively è stata scritturata nel 2023. Christy Hall ha adattato il libro per il film.
  • Alla base della faida Lively-Baldoni ci sarebbero le classiche divergenze creative. In post-produzione, infatti, sono emersi due diversi montaggi della pellicola. Un conflitto poi risoltosi in favore della versione di Lively – forte dell’intercessione del potente marito Ryan Reynolds – con il regista tagliato fuori dal suo film.
  • Ma non è tutto. Baldoni avrebbe creato un ambiente tossico sul set (compresi episodi in cui faceva sentire Lively a disagio per la sua gravidanza), a tal punto che Blake e gli altri membri del cast (Brandon Sklenar, Jenny Slate, Isabela Ferrer e Alex Neustaedter) non lo seguono su Instagram. Anche l’autrice del libro non segue l’attore/regista. Lui, invece, segue tutti loro.
  • Ad alimentare le voci di discordia, ci sono l’assenza di Baldoni agli eventi promozionali e la mancanza di foto di gruppo con Lively durante la premiere del film a New York il 6 agosto, dove la diva è apparsa raggiante al fianco del marito e del collega Hugh Jackman. E Reynolds e Lively avevano entrambi ottimi motivi per festeggiare con i loro film, rispettivamente, al numero 1 e al numero 2 al box-office mondiale.
  • Molti hanno affermato che Baldoni voleva concentrarsi sul messaggio di abuso e di sopravvivenza che la storia aveva da offrire. Invece, l’ex Serena van der Woodsen sembrava presentare il film più come una commedia romantica piuttosto che come un dramma sentimentale, incoraggiando le donne ad indossare abiti floreali per la visione in sala. Infatti, l’attrice ha recentemente lanciato la sua linea di prodotti per capelli, chiamata Blake Brown, proprio durante il tour promozionale di It Ends With Us.
  • Sommersa dalle critiche, Lively è corsa ai ripari pubblicando una Instagram Story che si collega alla National Domestic Violence Hotline, in favore delle donne vittime di abusi domestici.
  • Intanto, per affrontare la crescente polemica dietro It Ends with Us, Justin Baldoni ha deciso di assumere la stessa PR crisis di Johnny Depp, Melissa Nathan, esperta di pubbliche relazioni in situazioni di crisi.

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