Space Oddity, lo sapevi che esiste la versione italiana del classico di Bowie?

Ground control to Major Tom, così l’11 luglio 1969 il rock cambiò per sempre. David Bowie sbarcava sulla luna con Space Oddity: primo singolo di successo dell’iconica superstar che anticipava l’omonimo album, pubblicato il 14 novembre di 55 anni fa.

Decimo singolo dell’artista inglese, Space Oddity detiene il primato di 45 giri di Bowie più venduto nel Regno Unito. Il brano narra le gesta cosmiche di un’astronauta riprese, successivamente, in Ashes to Ashes. Ispirato a 2001: Odissea nello Spazio di Kubrick, la hit stellare fece da sottofondo ai servizi della BBC dedicati all’allunaggio dell’Apollo 11.

Il 12 maggio 2013, il colonnello e comandante della Expedition 35 Chris Hadfield ha intonato la canzone a bordo della Stazione spaziale internazionale, con il testo in parte modificato, prima di rientrare sulla Terra.

Esiste la versione italiana di Space Oddity:

Chi ha visto il film-testamento di Bertolucci, Io e Te (2012), avrà sicuramente sentito la versione italiana del classico di Bowie intitolata Ragazzo solo, ragazza sola, con un testo scritto da Mogol ma in realtà non attinente a quello originale. Il paroliere dei parolieri la affidò ai fratelli Gabriele e Mario Balducci, in arte The Computers.

Sulla scia del successo dei «Simon & Garfunkel italiani», Bowie incise una cover della sua stessa canzone.

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