Sono tantissime le scene per cui Amarcord, il capolavoro autobiografico di Federico Fellini che oggi compie 50 anni, è diventato un film immortale. Una delle più iconiche è quella in cui i riminesi si ritrovano in mare aperto, in mezzo alla foschia, per salutare il passaggio del luminescente transatlantico italiano Rex, un momento magico, impresso nella memorabile colonna sonora di Nino Rota.
La sagoma del Rex fu costruita come un puzzle, migliaia di pezzi realizzati in un teatro di posa e poi incollati sul fondale della piscina di Cinecittà. Le uniche cose vere del Rex erano il fumo dei fumaioli, direzionato da ventilatori, le lampadine dei pavesi e degli oblò, e un getto d’acqua davanti alla prua per dare l’impressione del movimento della nave. La troupe, infine, ondeggiò i teli per simulare il mare.
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