Priscilla, dietro all’ultimo film di Sofia Coppola

Dopo la clamorosa accoglienza alla Mostra del Cinema di Venezia, Priscilla, il nuovo film di Sofia Coppola sulla tormentata storia d’amore tra Elvis e Priscilla Presley, si prepara ad approdare in patria. Il biopic con Cailee Spaeny e Jacob Elordi è frutto di una produzione travagliata; ve lo raccontiamo.

Coppola ha sfogliato per la prima volta il memoir di Priscilla Presley del 1985, Elvis and Me, diversi anni fa. La regista e sceneggiatrice si è ritrovata, inaspettatamente, affascinata dalla difficile situazione di Priscilla: come la protagonista di Marie Antoinette, Priscilla era un’adolescente che si sposò con un re, per poi ritrovarsi intrappolata in un palazzo che offriva tutto e niente. Per Sofia Coppola, che aveva solo 18 anni quando fu messa alla gogna mediatica per aver «distrutto Il Padrino» con la sua discutibile performance nel film di suo papà Il Padrino Parte III, la sensazione di Priscilla di essere esaminata da un intero paese in un’età così formativa era fin troppo famigliare.

Costretta una settimana a letto con il Covid, Coppola ha dato un’altra occhiata al libro della Presley e improvvisamente ha capito come avrebbe potuto far funzionare il suo adattamento. Anche se Baz Luhrmann era appena entrato in produzione con lo sfarzoso biopic Elvis, Coppola pensava che se quella versione fosse diventata un successo – e così è stato, incassando 288 milioni di dollari in tutto il mondo e ottenendo 8 nomination agli Oscar – allora avrebbe suscitato interesse anche dal punto di vista di Priscilla.

Coppola ha chiamato Priscilla Presley in persona, una sua fan dai tempi di Lost in Translation, e dopo un attento corteggiamento, la 78enne è salita a bordo del progetto come produttore esecutivo. Su consiglio dell’amica Kirsten Dunst, Coppola ha scritturato Cailee Spaeny per interpretare Priscilla dai 14 ai 28 anni. Scegliere Elvis è stato più difficile: Coppola voleva che il suo film mostrasse il lato più oscuro e domestico di Elvis e, per interpretarlo, ha scelto l’australiano Jacob Elordi: star della serie Euphoria.

Il progetto stava prendendo forma rapidamente, ma con un budget limitato che lasciava poco spazio agli errori. Luhrmann aveva realizzato Elvis con 85 milioni di dollari e Coppola aveva meno di un quarto della cifra da spendere per un’epopea che avrebbe abbracciato un decennio e mezzo. Poi, poco prima dell’inizio delle riprese, un finanziamento fondamentale è saltato. Per salvare Priscilla, Coppola ha persino pensato di raccogliere fondi mettendo in palio una partita di pickleball con il teen idol Jacob Elordi.

Sebbene il film completato sembri raffinato e patinato, le riprese sono state tutt’altro, poiché le location chiave erano disponibili solo per breve tempo e le acconciature, i vestiti e l’età dei personaggi cambiavano radicalmente tra una scena e l’altra. Il primo giorno di riprese, Spaeny ha interpretato Priscilla da adolescente che si diplomava al liceo; nel secondo, ha girato la scena finale in cui è una madre single poco più che ventenne che emerge dai cancelli di Graceland. Alla fine, il film ha ricevuto ottime recensioni e ha assicurato a Spaeny l’ambitissima Coppa Volpi. Priscilla arriverà nei cinema statunitensi il 3 novembre con la A24.

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4 pensieri su “Priscilla, dietro all’ultimo film di Sofia Coppola

  1. Questo film mi incuriosisce parecchio sia per la storia che per la regista. Sofia Coppola è una grande artista e mi dispiace che molte volte si sia beccata delle critiche ingiuste, nonostante abbia ampiamente dimostrato di avere veramente delle grandi abilità come regista e di non essere solo la figlia di un grande cineasta.

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