31 anni, texano, sopravvissuto al bullismo e al suicidio (per overdose da eroina). Machine Gun Kelly, nato Colson Baker, deve il suo pseudonimo al famigerato criminale statunitense vissuto durante il proibizionismo. Un nome d’arte conferitogli dai fan per lo stile veloce di rappare.
È lui il giovane scapestrato che ha sedotto la bellissima Megan Fox, causando la separazione dal marito Brian Austin Green.
Si sono conosciuti sul set del film Midnight in the Switchgrass e insieme formano la coppia più sexy del jet set.
Efebico, tatuatissimo, fluido. Il cattivo ragazzo del pop rock rappresenta l’alternativa più valida ai Blink-182. Non è un caso che il quinto album della ribalta – Tickets to My Downfall – sia prodotto in collaborazione con Travis Barker, batterista della punk band diventata famosa con All The Small Things. L’ultima fatica in studio gli è valsa il premio come Best Alternative agli MTV VMA 2020.
Colson Baker si avvicina al mondo dell’hip hop durante le scuole medie, ascoltando Ludacris, DMX e soprattutto Eminem. Tra i suoi artisti preferiti ci sono anche i Guns N’ Roses. Nel 2012, pubblica l’album di debutto Lace Up. Il grande successo arriva però quattro anni più tardi con il singolo Bad Things, in collaborazione con Camila Cabello.
Nonostante sia molto giovane, l’artista ha già una figlia, Casie, nata nel 2008.
Non solo musica, Machine Gun Kelly è (come di sopra accennato) anche un attore. Ha recitato in film come Nerve, Bird Box e, soprattutto, The Dirt. Il biopic che ripercorre la carriera dei Mötley Crüe e in cui interpreta il ruolo dell’iconico batterista Tommy Lee.
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