A meno di venti giorni dalla notte più lunga di Hollywood, parliamo di Roma. Il superfavorito della 91° edizione degli Oscar (celebrata il prossimo 24 febbraio a Los Angeles), già, vincitore del Leone d’Oro a Venezia. In corsa con 10 statuette (tra cui miglior film, regia e attrici), il capolavoro di Alfonso Cuarón racconta le vicende della giovane domestica Cleo a servizio di una famiglia borghese nel quartiere Colonia Roma di Città del Messico. Protagonista di Roma (oltre a l’acqua, elemento ricorrente nella filmografia del regista messicano) è la sconosciuta Yalitza Aparicio: l’insegnante 25enne di origine indigene che, alla sua prima volta sul grande schermo, sarà la Cenerentola degli Oscar 2019 (altro che Lady Gaga). L’ottava pellicola del regista di Y Tu Mama Tambien (2001) e Gravity (2013) è un semi-biopic sulla sua infanzia degli anni ’70 in Messico, girato in bianco e nero senza un cast di star e con tutti i dialoghi in spagnolo. Non era mai capitato che un film a produzione straniera e parlato in lingua straniera prendesse il maggior numero di nomination, inclusa quella per il miglior film. È la prima volta, inoltre, che un lungometraggio che è rimasto per pochi giorni in sala e che è disponibile tutt’ora online sulla piattaforma di Netflix, che lo ha prodotto, venisse candidato nelle categorie principali. Da Roma di Alfonso Cuarón a Green Book (la guida per viaggiatori di colore) fino a Bohemian Rhapsody il biopic di Freddie Mercury dall’omonima e celeberrima canzone dei Queen. In attesa degli Oscar 2019, gli otto titoli che concorrono al miglior film spiegati.
- Roma (regia di Alfonso Cuarón): il titolo si riferisce al quartiere Colonia Roma di Città del Messico.
- Black Panther (regia di Kevin Feige): il supereroe di colore è basato sull’omonimo personaggio della Marvel Comics, cui nome potrebbe derivare dal movimento delle Pantere Nere: storica organizzazione rivoluzionaria afroamericana degli Stati Uniti, fondata nel 1966.
- La favorita (regia di Yorgos Lanthimos): il titolo del film si riferisce alla persona che gode del massimo favore di un uomo potente, un sovrano o un principe o, come controparte, di una regina.
- BlacKkKlansman (regia di Spike Lee): il titolo è un gioco di parole fra black, Ku Klux Klan e man.
- Bohemian Rhapsody (regia di Bryan Singer): il biopic di Freddie Mercury prende il titolo dall’omonimo singolo del 1975 dei Queen, pubblicato come primo estratto dal quarto album A Night at the Opera. A, oggi, Bohemian Rhapsody è la canzone più ascoltata in streaming.
- Green Book (regia di Peter Farrelly): il titolo si riferisce alla Negro Motorist Green Book, una guida pubblicata dal 1936 al 1966 da Hugo Green per i viaggiatori di colore dove venivano elencati motel, ristoranti e stazioni di servizio che li avrebbero accettati.
- A Star Is Born (regia di Bradley Cooper): il film è il remake di È nata una stella, diretto nel 1937 da William A. Wellman, e si tratta del terzo rifacimento dopo il musical del 1954 con Judy Garland e quello del 1976 con Barbra Streisand.
- Vice (regia di Adam McKay): «Vice» come il vice presidente Dick Cheney durante l’amministrazione di George W. Bush.